Il ministro della Giustizia replica al partito di Salvini: "La separazione delle carriere e la riforma delle intercettazioni punti forti di Forza Italia"
"La separazione delle carriere e la riforma delle intercettazioni sono due punti forti della politica sulla giustizia di Silvio Berlusconi. Dico alla Lega: sono aperto a tutte le proposte ma non stanno governando con Berlusconi". Così in diretta Facebook il ministro della Giustizia, Alfonso Bonafede, replica alla Lega che avrebbe voluto inserire i due punti nella riforma della giustizia.
Per il ministro, in particolare, "la separazione delle carriere non ha nulla a che fare con la riduzione dei i tempi dei processi". "A parte che non siamo d'accordo, stiamo parlando di una riforma costituzionale che richiede il doppio dei tempi di approvazione", ha spiegato Bonafede, che ha poi definito "un'idea folle'" la proposta di legare alla separazione delle carriere anche il raddoppio del Csm, uno per i pubblici ministeri uno per i giudici.
Quanto alla riforma delle intercettazioni, "che in questo momento si possa pensare a imbavagliare l'informazine per me è dare uno schiaffo ai cittadini onesti", ha detto, aggiungendo che "non è pensabile di portare indietro lancette ai tempi in cui la politica non voleva che i cittadini sapessero cosa accadeva in alcune stanze del potere".
"Non permetterò a nessuno giochini per far saltare la prescrizione, che è un'isola di impunità che prima di tutto salva colletti bianchi e corrotti", ha continuato il Guardasigilli che poi, riferendosi al mancato accordo con la lega sulla riforma del processo penale, ha osservato: "Mi viene il dubbio che l'obiettivo sia quello di fare saltare la legge sulla prescrizione, che entrerà in vigore a gennaio 2020".
"E' inaccettabile fare giochini di questo tipo, mi auguro che dall'altra parte non si voglia fare questo, perché significherebbe fare giochini sulla carne viva dei diritti delle persone", ha tuonato Bonafede, per il quale "da parte della Lega c'è stato un continuo dire no. Sono disponibilissimo, non alzo muri ma ieri in Consiglio dei ministri proposte non ne sono arrivate". "E' lì che si vede se si vuole far saltare una riforma solo per farla saltare o se si vuole dare un contributo", ha aggiunto.
Infine, replicando alle osservazioni dell'Anm che ha giudicato punitive le norme che prevedono sanzioni per i magistrati che non rispettano i tempi dei processi, Bonafede ha sottolineato che "la riforma non ha nessun intento punitivo".