Il frontman degli U2 dopo le polemiche per il lancio di 'Songs of Innocence': "Le reazioni negative che abbiamo avuto noi e Apple erano dirette, credo, contro i colossi della tecnologia che sanno troppe cose di noi"
Dopo le polemiche sull'operazione con iTunes per il lancio di 'Songs of Innocence' e le scuse di Bono Vox, arrivate lo scorso ottobre, il frontman degli U2 torna a parlare, come riporta il 'New York Times', delle critiche degli utenti che, secondo il leader della band, anche se legate alla difesa della privacy, sono state esagerate.
La band e Apple sono finite sotto accusa dopo che 500 milioni di persone si sono ritrovate l'album automaticamente scaricato nella loro libreria su iTunes. Le critiche hanno costretto Bono a scusarsi ed Apple a fornire agli utenti le indicazioni per rimuoverlo. "Le reazioni negative che abbiamo avuto noi e Apple erano dirette, credo, contro i colossi della tecnologia che sanno troppe cose di noi. Ma in realtà - spiega oggi Bono - Apple non è interessata a ogni ricerca che viene fatta ma solo alla musica ascoltata, non merita perciò le critiche che le sono state mosse".
Per il frontman degli U2 la reazione degli utenti è stata quindi esagerata. "Parlando come membro a vita di Amnesty International - sottolinea - mi sento di dirvi che se tra tutti i crimini contro i diritti umani questo spam è in cima o anche a metà della vostra lista allora la vostra vita è davvero fantastica", conclude Bono.
