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Usa: boom casi Hiv in Indiana, governatore dichiara emergenza

27 marzo 2015 | 12.12
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79 casi in pochi mesi contro una media annua di 5. La causa del focolaio che "ha raggiunto proporzioni epidemiche" nella Contea di Scott, una zona povera, sarebbe dovuta alla condivisione e lo scambio di aghi fra i tossicodipendenti

Il macabro 'kit' del consumatore di eroina (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Il macabro 'kit' del consumatore di eroina (foto Infophoto) - INFOPHOTO

Lo spettro dell'Aids si allunga sugli States. Esplode l'Hiv in Indiana e il governatore dello Stato Usa, Mike Pence, dichiara l'emergenza di salute pubblica. La decisione arriva dopo che un focolaio di casi "ha raggiunto proporzioni epidemiche" in una parte dello Stato: Scott County, una zona povera dove la condivisione di aghi fra i tossicodipendenti è all'ordine del giorno.

Un salto indietro nel tempo, scene degli anni '80 che tornano attuali. Negli ultimi mesi sono stati registrati 79 nuovi casi - riferiscono i media - prima dell'esplosione del contagio la media annua era di 5. Per arginare l'epidemia il governatore ha autorizzato i funzionari sanitari locali ad attuare un programma temporaneo di sostituzione delle siringhe per fornire aghi sterili agli utilizzatori di droghe e abbattere il rischio di far circolare quelli infetti. Il tutto sotto la supervisione dell'Agenzia sanitaria statale.

L'emergenza si è guadagnata le pagine dei principali quotidiani internazionali. "Scott County sta affrontando un'epidemia di Hiv - ha spiegato Pence - ma questo non è un problema della singola contea, è un problema dell'Indiana. Con risorse statali aggiuntive e nuovi strumenti forniti da questa dichiarazione di emergenza, sono fiducioso sul fatto che insieme riusciremo a fermare" il boom di casi.

Avviato programma temporaneo per fornire siringhe sterili e fermare contagio

Il focolaio è stato identificato a fine gennaio. Da allora, gli operatori sanitari hanno diagnosticato 79 contagi provocati dal virus dell'Aids, più di 26 solo un mese fa. E l'epidemiologo dello Stato, Pam Pontones, ha spiegato che quasi tutti i contagi si sono sviluppati fra tossicodipendenti che si scambiavano siringhe infette. La stragrande maggioranza di coloro che hanno contratto il virus aveva condiviso un ago con una persona infetta, per iniettarsi un farmaco antidolorifico oppioide soggetto a prescrizione medica, pratica diffusa fra i consumatori di droghe degli States.

Le autorità sanitarie si aspettano che il numero di infezioni continui a crescere e sono al lavoro per contattare un centinaio di persone collegate ai casi già confermati. Di fronte all'emergenza Pence, repubblicano, è dovuto andare contro le sue stesse idee: in passato si era opposto a programmi per fornire siringhe sterili ai consumatori di droghe, convinto della loro inefficacia nel controllare l'abuso di stupefacenti.

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