Il presidente della Commissione Bilancio della Camera Claudio Borghi, della Lega, illustra e precisa, a Bruxelles a margine della European Parliamentary Week, il significato delle sue recenti affermazioni sull'opportunità che l'Italia lasci l'Ue in caso di imposizioni dall'esterno contrarie all'interesse nazionale, una posizione che "non dovrebbe essere fonte di scandalo", dato tra l'altro che, spiega, se un Paese accettasse a priori qualsiasi imposizione esterna, in nome del "sogno europeo", avrebbe una posizione negoziale "debolissima".