
Le borse europee hanno chiuso positive in scia del ritorno degli acquisti in Asia (e più tardi sugli indici USA) dopo le indicazioni espansive arrivate dalla Banca centrale cinese.
A Piazza Affari, dove il Ftse Mib si è fermato a 27.570 punti (+0,73%), spicca in particolare il settore delle utilities: Telecom Italia, particolarmente penalizzata nelle ultime sedute, ha segnato un +3,34%, Enel è salita del 2,82%, Hera dell’1,68% e Terna ha messo a segno un +1,88%.
Chiusura sopra la parità anche per i bancari: Intesa Sanpaolo ha segnato un +0,69%, Banco Bpm ha chiuso con un +0,39% ed UniCredit ha terminato poco mossa (-0,01%). Secondo i rumor riportati dall’agenzia Bloomberg, l’istituto con sede in Piazza Gae Aulenti sarebbe vicina alla cessione della tedesca Wealthcap per un controvalore che potrebbe arrivare a 200 milioni di euro.
Variazione frazionale anche per Moncler (+0,07%), spinta ieri dai numeri di Richemont e Burberry, e per l’accoppiata formata da Eni, che ha segnato un -0,97%, e Saipem, scesa dell’1,32%. In corrispondenza dello stop degli scambi in Europa, il future sul Brent segna un +0,7% a 89 dollari al barile.
Con l’andamento dei Bund sempre sotto i riflettori, oggi il dato è in lievissimo territorio negativo (-0,029%), lo spread con i decennali emessi dal Tesoro italiano ha fatto segnare un rosso del 2,4% a 137 punti base. (In collaborazione con money.it)