Mattinata nel segno delle flessioni per i principali listini del Vecchio Continente in attesa della riunione della Bce e delle parole di Mario Draghi. Alle 13.45 è attesa la decisione sui tassi; alle 14.30, la conferenza stampa. Il numero uno della Banca centrale europea Mario Draghi per fare fronte a inflazione troppo bassa e una crescita stagnante valuta la possibilità di acquistare titoli di Stato: una decisione però osteggiata con forza da Berlino e da pochi altri governatori.
Se Tokyo, dopo cinque sedute al rialzo tira il fiato (Nikkei -0,86%), l'Europa e in particolare la piazza di Milano continuano ad avere un andamento altalenante mentre sul fronte macroeconomico la ripresa dell'economia globale resta ancora bassa e l'Eurozona è a rischio stagnazione, secondo l'Ocse che stima come nel biennio 2015-2016 la crescita del Pil dell'Italia sarà la più bassa del G20 : +0,2% il prossimo anno e +1,0% nel 2016. A Piazza Affari l'indice Ftse Mib flette dello 0,43% a 19.434 punti con lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi flette a quota 159 punti base con un rendimento del 2,42%; maglia nera invece per la piazza di Madrid -0,76%. In flessione anche Parigi -0,35%, Zurigo -0,36%, Londra -0,33% e Francoforte -0,16% dopo il dato sugli ordini delle fabbriche tedesche a settembre. In controtendenza la Borsa di Lisbona +0,73%.
A Milano ancora in rosso il comparto bancario: Bpm -2,45%, Banco Popolare -1,68%, Ubi -1,09%, Bper -1,02%, Unicredit -0,61%, Intesa Sanpaolo -0,35% e Mediobanca -0,14%, in controtendenza Mps +2,46% dopo l'ok del consiglio all'aumento di capitale. Tra le maggiori flessioni Tenaris -3,58%, Yoox -2,13% e UnipolSai -2%; maglia rosa per Finmeccanica +4,90%; corrono anche Saipem +2,85% e Buzzi Unicem +1,87%.
