Dopo un avvio debole e in 'rosso' le piazze europee si muovono caute a metà mattinata in attesa di spunti da Wall Street. I listini del vecchio continente guardano soprattutto al meeting della Banca Centrale europea di domani che potrebbe assumere nuove decisioni sui tassi. Sul fronte finanziario interno l'Inps annuncia che nel 2013 sono state presentate 2.134.975 domande di disoccupazione, incluse Aspi e mini Aspi, con un aumento del 33,8% rispetto alle domande presentate nel 2012, che erano state 1.595.604.
In questo scenario l'Europa azzera i ribassi dell'esordio e, al giro di boa di metà seduta, si muove per lo più in rialzo frazionato con Amsterdam a +0,15%, Bruxelles -0,02%, Parigi +0,20%, Francoforte -0,02%, Londra +0,32%, Madrid +0,31%. Va meglio Milano che in mattinata ha tentato una vera e propria corsa al rialzo che si è ridotta però subito: alle 13.30 il Ftse Mib segna +0,47% a 19.108 punti e l'All Share +0,45% a 20.327 punti. In avvio di contrattazioni, intanto, il differenziale fra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi si è attestato a 213 punti, il rendimento dei nostri titoli è al 3,77%. Più basso a 204 punti lo spread fra Bonos a dieci anni e titoli tedeschi, il rendimento dei titoli di Madrid è al 3,68%.
A sostenere Piazza Affari somo soprattutto le banche. Tra gli istituti, a metà giornata, brilla la performance di Ubi Banca in rialzo del 5,85%. Bene Mediobanca, sugli scudi fin dalle prime battute, a +2,89%, Mps +1,90%, Intesa Sp +1,55%, Banco Popolare +0,67%, Bper +1%, Unicredit +0,46%. In controtendenza Bpm che, alla stessa ora, perde l'1,31%. (segue)
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