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Borsa, Europa debole in attesa della Bce. Milano colpita dalle prese di profitto

02 aprile 2014 | 19.37
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Borsa, Europa debole in attesa della Bce. Milano colpita dalle prese di profitto

Chiudono per lo più in rialzo frazionato le principali piazze europee con Milano 'maglia nera' in netto ribasso. Non aiutano gli indici azionari a Wall Street poco mossi in vista del meeting della Bce di giovedì e dei dati sui non farm payrolls di venerdì. L'S&P500 rimane sui massimi storici e sembra guardare alla soglia dei 1.900 punti come prossimo target.

"Dopo diverse sedute di miglior perfomance del comparto azionario periferico rispetto a quello core - affermano gli analisti di Ig - il mercato si è mosso al contrario. Molti investitori, che hanno speculato nelle ultime sedute di un possibile intervento della Bce, ora stanno portando a casa i profitti. L'incertezza circa le eventuali misure che potrebbero essere adottate rimane alta".

"La misura più probabile rimane quella di un taglio dei tassi di interesse di 15 punti base del refi rate (ora allo 0,25%) e di 25 punti base del tasso sui depositi (ora allo 0%). In questa circostanza la reazione delle borse potrebbe essere comunque negativa".

In questo scenario Amsterdam ha terminato la seduta a +0,13%, Bruxelles piatta a -0,04%, Parigi +0,09%, Francoforte +0,20%, Londra +0,10% e Madrid -0,26%.

Milano, la peggiore, ha chiuso la seduta con il Ftse Mib a -1,02% a 21.692 punti e l'All Share a -0,97% a 23.153 punti. L'indice italiano, osserva ancora Ig, ha tentato ''invano un test alla resistenza collocata a 22 mila punti, da cui le vendite sono tornate a prevalere. Particolarmente colpiti i titoli delle banche popolari, che hanno segnato cali superiori al 2%".

Sul Ftse Mib ben comprata Moncler, premiata dopo l'upgrade della raccomandazione da parte di un importante broker. Il titolo guadagna il 2,26% a 12,68 euro, dopo aver limato i massimi della mattina. In verde GTech (+1,96%), dopo indiscrezioni pubblicate dal Sole 24 Ore relative a una possibile offerta sulle lotterie turche Milli Pyiango. Prese di profitto su Mediobanca (-3,39%), Bpm (-2,47%), Intesa Sp (-2,37%), Unicredit (-2,15%), Ubi Banca (-1,95%), Banco Popolare (-1,74%) e Mps (-1,38%) che inverte il percorso rialzista della mattinata.

Ritraccia Fiat (-2,45%) dopo che "Chrysler -secondo Ig- ha dichiarato di richiamare oltre 800 mila auto per problemi tecnici. Gli operatori stanno approfittando della forte risalita del titolo, che martedì si è spinto ai massimi di luglio 2007 in scia alle parole di Marchionne". Giù anche gli energetici con Enel Green Power a -2,05%, A2A -1,74%, Enel -1,66%. Tiene Eni a -0,06%. Le vendite colpiscono anche Autogrill (-1,77%), Pirelli (-1,05%) e Telecom (-0,99%).

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