I listini europei, intonati al rialzo in avvio, falliscono il rimbalzo e a un'ora circa dall'inizio delle negoziazioni non riescono a mettersi alle spalle i pesanti ribassi segnati ieri, mentre restano sotto pressione i prezzi delle principali materie prime. Pochi i dati macroeconomici in programma oggi. Sul fronte delle aste pubbliche toccherà alla Germania, Spagna e anche Grecia (entrambe su scadenze ridotte e inferiori ai 12 mesi). Nel pomeriggio il Tesoro Usa offrirà titoli a 10 anni.
A Milano l'indice Ftse Mib segna +0,05% 21.549 punti (in progresso dello 0,40% in apertura) con lo spread tra Btp e Bund tedeschi a 97 punti base con un rendimento per il decennale italiano dell'1,56%. Annullano i rialzi Parigi -0,17% e Francoforte -0,27%; debole Londra -0,07% così come la piazza di Zurigo -0,13%.
A Piazza Affari ancora in affanno Mps che cede il 3,15% a 1,23 euro, all'indomani di una pesante perdita; ribassi anche per Mediobanca -0,57% e Mediolanum -0,59%; debole Intesa Sanpaolo a 3,106 euro (-0,13%), Ubi banca +0,08%, Banco Popolare +0,08% e Bpm +0,11%. Unicredit guadagna lo 0,39% a 5,20 euro. Contrastato il comparto petrolifero e dell'energia: Tenaris -1,01%, Snam -0,16%, Eni +0,07%, Saipem +0,68%, Enel +0,80%.