Mercati europei tonici in mattinata dopo i forti ribassi di ieri. I principali listini del Vecchio continente sembrano beneficiare dei buoni segnali in arrivo dal Pil cinese. Nel primo trimestre la seconda economia del mondo è cresciuta del 7,4% facendo meglio delle attese degli analisti che stimavano un aumento del 7,3 per cento. Gli investitori attendono poi segnali oltreoceano dalla produzione industriale e dal mercato immobiliare. In mattinata Tokyo ha chiuso la seduta in un vero e proprio rally con il Nikkei a quota 14.417 punti (+3,01%). In Europa intanto, secondo i dati Eurostat, il tasso annuo di inflazione dell'area euro è sceso allo 0,5% a marzo, rispetto allo 0,7% di febbraio. Un anno fa il tasso era all'1,7%. Per la Ue a 28 l'inflazione si attesta allo 0,6%, in calo dallo 0,8% di febbraio. Nel marzo 2013 era all'1,9%.
In questo contesto, al giro di boa di metà seduta Amsterdam segna 394,5 punti (+0,47%), Bruxelles 3.080 punti (+1,09%), Parigi 4.386 punti (+0,94%), Francoforte 9.262 punti (+0,97%), Londra 6.569 punti (+0,43%) e Madrid 10.209 punti (+1,08%). Milano è la migliore tra le consorelle con il Ftse Mib a 21.240 punti (+2,03%) e l'All Share a 22.661 punti (+1,92%). In mattinata lo Spread Btp-Bund ha aperto a 163 punti. Il differenziale fra i titoli di Stato decennali italiani e tedeschi è il leggero rialzo. Il rendimento del Btp è al 3,12%.
Sul paniere principale svetta Ubi Banca (+5,64%) a 6,84 euro. In mattinata l'istituto ha annunciato di aver siglato con Aviva una serie di accordi che ridefiniscono la partnership di distribuzione nel ramo vita, in base ai quali la banca riacquisisce tutte le partecipazioni detenute dalle società controllate da Aviva Holding Italia Spa in Banca Popolare Commercio e Industria, Banca Popolare di Ancona e Banca Carime per un corrispettivo di 327 milioni. Contemporaneamente Ubi Banca venderà ad Aviva il 30% delle due joint venture Aviva Vita Spa e Aviva Assicurazioni Vita, rimanendo con circa il 20% del capitale sociale di ognuna e conseguendo una plusvalenza a livello consolidato di circa 57 milioni netti.
Bene gli altri istituti di credito con Bpm (+3,65%), Mediobanca (+3,50%), Unicredit (+3,10%), Intesa Sp (+2,70%). Bene anche Enel (+2,50%) all'indomani della decisione dell'agenzia di rating Fitch di confermare il giudizio "BBB+" sul debito della società e della controllata spagnola Endesa. Forti acquisti per World Duty free (+3,71%), Pirelli (+3,66%), Azimut (+3,43%), Fiat (+3,07%). In buon rialzo anche Telecom (+1,48%) nel giorno dell'assemblea dove ha fatto il suo primo intervento il socio Marco Fossati che ha aperto a un clima più distensivo tra i soci di Telecom: "Quest'azienda ha bisogno di essere rilanciata, di avere azionariato compatto".
Bene il lusso con Tod's (+1,67%), Luxottica (+2,01%), Moncler (+0,71%) e Salvatore Ferragamo (+2,32%). Debutto amaro in Borsa, invece, per Anima Holding. Il gruppo del risparmio gestito nel primo giorno di contrattazioni a Piazza Affari è partito in ribasso con il titolo sotto il prezzo dell'Ipo di 4,20 euro. A metà seduta l'esordiente' è in ribasso del 4,24% a 4,022 euro. Nell'operazione la società ha raccolto 692 milioni per una capitalizzazione al prezzo di collocamento pari a circa 1,26 miliardi.
