Mattinata all'insegna dei rialzi per i principali listini europei, dopo il voto in Crimea, che sancisce il distacco dall'Ucraina e in vista della riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione europea in programma a Bruxelles. Sul fronte macroeconomico, l'Eurostat ha rivisto il tasso di inflazione nell'area euro che si è attestato allo 0,7% a febbraio, in calo rispetto allo 0,8% del mese precedente. Nella prima stima veniva indicato il tasso stabile allo 0,8% (un anno fa era dell'1,8%). Il tasso di inflazione per la Ue a 28 si attesta allo 0,8%, rispetto allo 0,9% del mese precedente e del 2% di un anno fa.
Alle 13.25, in attesa delle indicazioni Usa sulla produzione industriale a febbraio e dell'indice Empire manufacturing della Fed di New York di marzo, a Piazza Affari l'indice Ftse Mib segna +0,89% a 20.529 punti, mentre lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi è stabile a quota 183 con un rendimento del 3,39%. In progresso anche Mosca (Micex +1,71%), Parigi +0,70%, Francoforte +0,77% e Londra +0,38%, corrono Madrid +0,99% e Lisbona +1,33%. Positiva dopo una partenza incerta la piazza di Zurigo +0,48%; Bruxelles guadagna lo 0,70%, mentre Amsterdam registra un progresso dello 0,85%.
A Piazza Affari, dove gli scambi superano 1,3 miliardi come controvalore, maglia rosa per Finmeccanica, bene il comparto bancario, frena invece Pirelli. Il titolo cede il 3,82% a 11,58 euro dopo l'annuncio che Unicredit, Intesa Sanpaolo, Clessidra e Nuove Partecipazioni hanno raggiunto un accordo di massima con Rosneft. L'operazione prevede da un lato l'uscita da parte di Unicredit, Intesa e Clessidra dalla partnership esistente in Lauro61/Camfin e il contestuale parziale reinvestimento da parte di Unicredit e Intesa Sanpaolo in una nuova partnership in cui Rosneft avrà il 50% e il restante 50% sarà detenuto da una 'newco' composta da Nuove Partecipazioni all'80% e, con una quota del 10% ciascuna, da Unicredit e Intesa Sanpaolo. Questa nuova partnership deterrà la partecipazione Pirelli oggi posseduta da Lauro61/Camfin.