Piazza Affari ha chiuso negativa l’ultima seduta dell’ottava. Stretta nella morsa rappresentata da Covid e tensioni geopolitiche, la piazza finanziaria italiana ha chiuso la settimana con il Ftse Mib di poco sopra i 27 mila punti (27.061,4 punti, -1,84%).
Tra i titoli più penalizzati sul paniere delle blue chip troviamo Prysmian (-3,79%), CNH Industrial (-2,67%) e Stellantis (-3,54%). A dispetto dei rumor su nuovi incentivi per il settore auto, quest’ultima ha pagato pegno al collocamento dell’1,28% del capitale da parte di Dongfeng.
In rosso anche UniCredit (-2,87%), BPER Banca (-1,88%) e Banco BPM (-0,86%). Intesa Sanpaolo si è mossa in sostanziale controtendenza (+0,02%) dopo che Morgan Stanley ha alzato il prezzo obiettivo a 3,3 euro (le azioni oggi hanno chiuso a 2,552 euro) ed inserito il titolo tra i “Top Pick” europei (giudizio “overweight”).
Perdite tutto sommato contenute anche per Atlantia (-1,06%) che ha annunciato di aver chiuso l’esercizio 2021 con un Ebitda in aumento del 29%. Andamento simile per Telecom Italia (-1,13%) nel giorno della formalizzazione della nomina del direttore generale Pietro Labriola alla carica di Amministratore delegato.
Sul mercato dei titoli di Stato, lo spread Btp-Bund ha segnato un rialzo dell’1% a 138 punti base. (In collaborazione con money.it)