Milano peggiora a metà seduta insieme ai listini europei: dopo il calo dei mercati di Asia e Pacifico le tensioni in Ucraina e il timore che la situazione possa precipitare spingono in ribasso anche il Vecchio Continente. Il Ftse Mib perde il 2,47% a 19.938 punti con lo spread stabile a 189 punti, mentre Buzzi Unicem accelera al ribasso (-6%) . A Bruxelles, intanto, come annunciato da Josè Manuel Barroso, "molto presto" si riunirà un vertice Ue dei capi di Stato e di governo per una risposta comune sulla situazione in Ucraina.
In attesa dell'avvio di Wall Street, che i futures sugli indici prevedono in forte calo, il Dax di Francoforte arriva a perdere oltre il 3% a metà seduta a 9.408 punti. In forte ribasso Amsterdam (-2,73%), Parigi (-2,48%) e Londra (-1,87%) a 6.680 punti. Lisbona cede il 2,61% e Madrid il 2,22% a 9.889 punti.
Oltre all'escalation delle tensioni in Ucraina, le vendite su tutte le piazze finanziarie risentono anche di alcuni indicatori economici non proprio in linea con le attese: l'attività manifatturiera cinese dà segni di peggioramento per il settimo mese consecutivo. In Europa, tuttavia, l'industria manifatturiera tedesca ha continuato la sua ripresa a febbraio, crescendo più di quanto inizialmente stimato e così quella inglesa. (segue)
