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Borsa, Milano chiude poco variata. Comprate banche e tlc

04 agosto 2014 | 19.51
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Europee miste. Lo spread Btp Bund si attesta a 156 punti. Bene sul Ftse Mib Ubi Banca (+1,87%). Vendite sul lusso

Borsa, Milano chiude poco variata. Comprate banche e tlc

Chiusura poco variata nel primo giorno dell'ottava per piazza Affari, con le altre piazze europee miste sulla scia di Wall Street. La seduta, priva di dati macroeconomici rilevanti, in piazza Affari è stata caratterizzata da acquisti sulle tlc e sui bancari, con volumi in calo rispetto alla scorsa settimana, ma non ancora su livelli agostani.

L'indice guida Ftse Mib ha chiuso a 20,318,39 punti (+0,09%), mentre l'indice generale All Share si è attestato a 21.599 punti (+0,05%). Scambi per 2 mld di euro di controvalore, in calo rispetto ai 3 mld di venerdì scorso. Su 320 titoli in negoziazione, 129 hanno chiuso in rialzo, 168 in calo e 23 invariati. Lo spread Btp Bund si attesta a 156 punti, in calo rispetto a venerdì scorso quando aveva chiuso a quota 161.

Miste le altre piazze europee: ad Amsterdam Aex 395,95 punti (-0,65%); a Bruxelles Bel 20 3.062 punti (+0,06%); a Parigi Cac 4.217 punti (+0,34%); a Francoforte Dax 9.154 punti (-0,61%); a Londra Ftse 6.677.52 punti (-0,02%); a Madrid Ibex 10.496 punti (-0,17%); a Lisbona Psi 20 5.854b punti (+0,98%), festeggiando la notizia del salvataggio del Banco Espirito Santo da parte dello Stato; a Zurigo, chiusa venerdì scorso per festività, in calo lo Smi, a 8.304 punti (-1,26%). A New York, intanto, Dow +0,06% e Nasdaq +0,27%.

"La mancanza di dati macro - commenta Vincenzo Longo, market strategist di Ig - ha resto la seduta particolarmente noiosa, con i volumi rimasti molto contenuti e ben lontani a quelli a cui abbiamo assistito la scorsa settimana. Neanche la notizia del salvataggio della Banca Espirito Santo (Bes) arrivata nel week end è stata in grado di risollevare il sentiment tra gli investitori".

Ciò, spiega Longo, "avvalora l'ipotesi che gli investitori temono di più un rialzo dei tassi della Federal Reserve e un ritorno della contrazione nell'eurozona, che non le vicende legate alla BES o all'Argentina. Intanto il Dax continua ad essere il mercato più penalizzato in queste sedute. Il mercato sta prezzando il fatto che la ripresa in Germania e in Europa in generale non è così solida come ci si aspettava a fine 2013".

"In proposito - prosegue lo strategist - chiave saranno i dati sui Pmi dei servizi che arriveranno in settimana, insieme alle figure sugli ordini all'industria, sulla produzione industriale e sulla bilancia commerciale tedesca. Queste figure saranno utili per capire quanto è pesante il rallentamento della prima economia dell'Eurozona, dopo l'allarme sulla crescita zero lanciato dalla Bundesbank sul Pil del secondo trimestre".

L'euro al riferimento Bce è salito a 1,3422 dollari, da 1,3395 dollari venerdì scorso. Il future più scambiato sul Wti, il petrolio di riferimento americano, con consegna a settembre quota a 97,84 dollari al barile, poco variato (-0,04 dollari) rispetto alla chiusura precedente. L'oro al London Bullion Market al fixing pomeridiano si attesta a 1.290,5 dollari l'oncia, da 1.293,5 dollari stamani.

A Milano comprate tlc (+1,37%), banche (+0,71%), finanziari (+0,58%) e assicurativi (+0,54%); venduti chimici (-1,72%), retail (-1,67%), industriali (-1,48%). Bene in particolare sul Ftse Mib Ubi Banca (+1,87%), in attesa dei conti del semestre che verranno esaminati dal consiglio di gestione venerdì 8 agosto. Acquisti anche Bpm (+1,56%), che comunicherà la semestrale anch'essa a fine ottava; denaro su Intesa Sp (+1,42%) e Mediolanum (+1,57%).

In rialzo Telecom Italia (+1,41%), in attesa dei conti semestrali che il consiglio di amministrazione esaminerà domani pomeriggio. In linea con il settore Unicredit (+0,77%), domani alla prova della semestrale. Vendite sul lusso, in particolare Feragamo (-3,41%), Tod's (-2,93%) e Yoox (-2,69%). In rosso anche Wdf (-2,56%) e A2A (-2,05%). Tra le Mid Cap brilla Banca Ifis (+5,09%), che ha approvato oggi la semestrale. L'ad Giovanni Bossi ha previsto un dividendo per azione in crescita, con un payout non inferiore al 35%. Sull'All Share corre Bialetti (+16%), cede Kinexia (-5,976%).

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