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Borsa: Milano rimbalza con europee, brilla il lusso con Luxottica

21 settembre 2015 | 20.10
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Borsa Milano rimbalza con Wall Street (Infophoto)
Borsa Milano rimbalza con Wall Street (Infophoto)

La Borsa di Milano chiude la prima seduta dell'ottava con un buon rimbalzo insieme alle consorelle europee, tutte in verde dopo il sell-off di venerdì scorso. Le vendite di venerdì, secondo Russ Koesterich, Global Chief Investment Strategist di BlackRock, si spiegano con il fatto che "per lo più gli investitori hanno preso l'esitazione della Fed come un segnale della fragilità dell'economia globale". Timori che "vengono alimentati da un flusso continuo di dati deludenti dalla Cina".

Oggi i mercati hanno approfittato anche della chiara vittoria di Syriza in Grecia, che ha eliminato l'incertezza su chi governerà il Paese nei prossimi mesi, e delle parole di alcuni membri del Fomc della Federal Reserve. A Milano l'indice guida Ftse Mib ha chiuso a 21.755 punti (+1,12%), mentre l'indice generale All Share si è fermato a 23.372,93 (+1,03%). Scambi per 2,41 mld di euro di controvalore, in calo da 4,5 mld venerdì scorso. Su 337 titoli in negoziazione, 198 hanno chiuso in verde, 123 in rosso e 16 invariati. Bene il lusso, in particolare Luxottica.

Positive anche le altre Borse europee, ma con Francoforte e Londra azzoppate da notizie su singole società. Il Dax, l'indice guida della Borsa tedesca, ha guadagnato solo lo 0,33% a 9.948 punti, azzoppato dal crollo di Volkswagen, che ha pagato con un -18,6% la decisione di interrompere la vendita negli Usa di alcuni veicoli diesel che utilizzano un software che secondo l'Epa truccherebbe il livello di emissioni. Il Ceo della compagnia di Wolfsburg Martin Winterkorn, si è scusato per "aver tradito la fiducia dei clienti e del pubblico".

A Londra il Ftse ha chiuso poco variato, a 6.108,71 punti (+0,08%), appesantito dal -21,05% di Rsa Insurance, dopo che il gruppo svizzero Zurich ha comunicato di aver posto fine alle discussioni in vista di una eventuale offerta. Alla fine di agosto Rsa aveva annunciato di aver ricevuto un'offerta di acquisto da Zurich.

Bene le altre Borse europee: a Lisbona Psi 20 +1,17% a 5.134 punti; ad Amsterdam Aex 432,8 punti (+1,28%); a Parigi Cac 4.585 punti (+1,09%); a Zurigo Smi 8.782 punti (+0,49%); a Bruxelles Bel 20 3.446 unti (+0,82%); a Madrid Ibex 9.856 punti (+0,10%). A New York il Dow guadagna lo 0,4% e il Nasdaq è piatto intorno alle 18.30.

Oggi, spiega Vincenzo Longo di Ig, il rimbalzo è stato aiutato da vari fattori: "Sebbene nelle sale operative sia ancora forte l’eco delle parole della Yellen sui timori sulla crescita globale e sull'inflazione il mercato sembra dare credito alle parole arrivate dal presidente della Fed di San Francisco, John Williams (membro votante), secondo cui il primo rialzo ci sarà entro la fine del 2015. Sul tema è tornato anche James Bullard (Fed di San Luis e membro non votante), il quale ha ribadito la necessità di ritoccare a ottobre, precisando che già la scorsa settimana c’è mancato veramente poco per rialzare i tassi".

Notizie che, prosegue Longo, "hanno rafforzato il biglietto verde, con il cambio euro/dollaro che è tornato a posizionarsi sotto 1,12 per la prima volta dal 10 settembre. Proprio il ritorno del cauto risk on sui mercati ha contribuito a indebolire la moneta unica verso le altre valute, alimentando ulteriori rialzi in borsa. Anche il risultato elettorale in Grecia ha allentato un po' le pressioni sui mercati".

Tsipras, ricorda lo strategist, "si è aggiudicato il secondo mandato del 2015, raccogliendo oltre il 35% dei consensi e distaccando il partito di Nuova Democrazia, che si è fermato al 28%. Oggi stesso potrebbe essere annunciata la coalizione di governo che vedrà il partito dei greci indipendenti, Anel, affiancare nuovamente Syriza come nell’ultima legislatura".

"Tutta l'incertezza elettorale che si prospettava fino a qualche giorno fa, a questo punto, è rientrata. Complice anche il risultato elettorale, questa mattina il rendimento del bond a 10 anni è sceso sotto l’8,20%, aggiornando i nuovi minimi da dicembre 2014", conclude Longo.

Per Alberto Biolzi, responsabile Advisory di Cassa Lombarda, "la decisione della Fed giovedì di rinviare l’aumento dei tassi ha disorientato il mercato, in particolare per l’accento posto sul rallentamento degli emergenti e la revisione al ribasso delle stime di medio-lungo termine".

"Crediamo - continua Biolzi - che la reazione del mercato sia stata eccessiva (anche per effetto delle scadenze di derivati) e gli investitori ora torneranno a focalizzarsi sull'andamento dei dati macro: la Fed ha confermato difatti il suo approccio 'data dependent' nella normalizzazione dei tassi".

Questa settimana, spiega Biolzi, "sarà quindi interessante sia in Europa (indici Pmi manifatturieri e servizi di settembre, Ifo tedesco, fiducia dei consumatori), sia in Cina (Pmi manifatturiero ufficiale preliminare di settembre) e Usa (vendite di case esistenti e nuove, gli ordini di beni durevoli, la lettura finale del Pil del secondo trimestre e la fiducia dei consumatori Università del Michigan)". (segue)

L'euro al riferimento Bce è calato da 1,1419 dollari venerdì scorso a 1,125 dollari oggi. L'oro a pronti al London Bullion Market al fixing pomeridiano si attesta a 1.133,25 dollari l'oncia, da 1.136,85 dollari stamani. Il future sul Wti, il petrolio americano di riferimento, con consegna a novembre guadagna 1,45 dollari a 46,47 dollari al barile al Nymex.

A Milano acquisti su beni per la persona e la famiglia (+2,83); media (+2,27%); costruzioni e materiali (+2,13%); in calo oil and gas (-0,59%) e auto (-0,44%). In verde il lusso sul Ftse Mib, in particolare Luxottica, che guadagna il 4,35% dopo il tonfo di venerdì scorso, e Yoox (+3,51%).

Acquisti su Buzzi Unicem (+3,28%), in linea con il settore (Cementir +6,16%, miglior titolo dell'All Share). Tonica Mediaset (+3,2%). Positivi i bancari, in particolare Intesa Sp (+2,6%). Bene Enel (+2,63%).

Debole Fca (-0,33%), in linea con il settore in Europa, con le gomme a terra sulla scia di Volkswagen. Sull'All Share cala Pierrel (-5,56%), maglia nera della Borsa di Milano.

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