La Borsa di Milano perde terreno a metà seduta risalendo dai minimi intraday, mentre le principali piazze europee si muovono miste, in attesa dell'avvio di Wall Street, con i futures sui principali indici che oscillano intorno alla parità, in una giornata semifestiva negli States, dove oggi si festeggia il Columbus Day. Piazza Affari ritraccia dopo i guadagni delle ultime due sedute e dopo che il Ftse Mib ha incassato, nella scorsa ottava, un rialzo di circa 860 punti.
Nel pomeriggio non sono attesi dati macroeconomici rilevanti da oltre Atlantico, dove sono però previsti discorsi di membri della Federal Reserve. A Milano l'indice guida Ftse Mib segna 22.220 punti (-0,26%), l'indice generale All Share 23.749 (-0,29%). Scambi per 1 mld di euro di controvalore, da 2,86 mld nell'intera seduta di venerdì. Su 310 titoli in negoziazione, 118 sono in rialzo, 172 in calo e 20 invariati.
Miste le altre Borse europee: a Francoforte Dax +0,31%, trascinato dalle utilities (Rwe +12% ed Eon +8%); a Madrid Ibex -0,01%; a Zurigo Smi -0,07%; ad Amsterdam Aex -0,25%; a Parigi Cac (-0,33%); a Bruxelles Bel 20 -0,53%; a Londra Ftse -0,49%; a Lisbona Psi 20 -0,91%. L'euro sul mercato valutario viene scambiato intorno a 1,13 dollari. L'oro a pronti al London Bullion Market sale al fixing antimeridiano a 1.164,2 dollari l'oncia, da 1.151,55 venerdì pomeriggio.
In piazza Affari comprate risorse di base (+1,1%) e materiali di base (+1,07%), auto (+0,79%). Venduti media (-2,24%) e tlc (-1,98%). Sul Ftse Mib pesante Mediaset, che cede il 2,89% dopo che Goldman Sachs l'ha rimossa dalla Conviction Buy List e ha abbassato l'obiettivo di prezzo da 5,5 a 5,2 euro. In rosso anche Finmeccanica (-2,55%) e Telecom Italia (-2,37%), che l'ad di Vivendi Arnaud de Puyfontaine definisce "un investimento a lungo termine" in un'intervista al Corriere della Sera.
In calo il lusso, con Yoox Net-a-porter che cede il 2,36%, mentre Moncler perde l'1,81%. Debole Saipem (-1%), dopo indiscrezioni del Messaggero nel fine settimana sul possibile aumento di capitale. Sul fronte opposto, comprata Ubi Banca, che guadagna l'1,87% dopo l'assemblea di sabato, che ha approvato la trasformazione in società per azioni e dopo che l'ad Victor Massiah ha confermato che la banca parla anche con il Banco Popolare (-0,15%) per una possibile aggregazione.
Bene Fca (+1,3%), che ha annunciato l'Ipo del 9% di Ferrari a un prezzo compreso tra 48 e 52 dollari (il Cavallino sarà quotato al Nyse). Inoltre Nbnv (che diventerà Ferrari Nv) ha dichiarato che per il trimestre al 30 settembre si attende ricavi tra 720 730 mln di euro, utile operativo tra 140 e 145 mln e un margine operativo lordo rettificato tra 210 e 215 mln. Comprate anche Cnh (+1,78%) ed Exor (+0,84%). Sull'All Share in asta di volatilità Dmail; bene Bialetti (+6,2%); cala Digital Bros (-6,1%), maglia nera della Borsa di Milano.
