Sono 31 le nuove aziende italiane che oggi entrano a far parte del programma Elite di Borsa italiana, ideato per preparare le società non quotate ad un eventuale Ipo. Insieme alle 31 italiane, sono state ammesse al programma 16 società nel Regno Unito e per la prima volta in Italia ci sono sei 'large corporate'. Con gli ingressi presentati stamattina in piazza Affari, a Milano, sale ad oltre 200 il numero delle società che partecipano ad Elite, tra Italia e Inghilterra.
Con l'Elite for large corporate, ideato da Borsa italiana in collaborazione con il Fondo strategico italiano, sono state ammesse al programma sei aziende: Ansaldo energia, Kedrion, Sia e Valvitalia sono partecipate del Fsi; le altre due 'large corporate' sono Egea e il Gruppo industriale Maccaferri. Luca Peyrano, responsabile Primary market di Borsa italiana, spiega che "Elite nasce come circuito di aziende di medie dimensioni", ma l'interesse manifestato da alcune grandi società ha portato ad aumentare la platea dei partecipanti e "creeremo - aggiunge - un percorso adatto alle loro esigenze".
Le 31 aziende ammesse al programma in Italia hanno un fatturato medio di 191 milioni di euro e un tasso di crescita del 10%. Per essere ammesse le società devono avere un progetto di crescita credibile, un fatturato minimo di 10 milioni, un risultato operativo percentuale sul fatturato maggiore del 5% e l'ultimo bilancio in utile. A fine percorso le società possono poi sfruttare gli strumenti del mercato per aumentare il loro valore.