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Borsa, piazza Affari aggiorna massimi da 2011, brilla Mps

01 aprile 2014 | 19.46
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Borsa, piazza Affari aggiorna massimi da 2011, brilla Mps

Piazza Affari chiude in rialzo per la quarta seduta consecutiva, con l'indice guida Ftse Mib che aggiorna i massimi da maggio 2011, superando quota 21.900 punti grazie alla spinta dei bancari e dei media. Positive anche le altre piazze europee, supportate come Milano dai dati sull'attività manifatturiera nell'Eurozona e negli Usa e da Wall Street, dove lo Standard & Poor's 500 ha segnato un nuovo record intraday.

A Milano Ftse Mib 21.915,41 punti (+1,03%), All Share 23.379,84 punti (+1,02%). Scambi per 3,62 mld di euro di controvalore, in flessione da 3,9 mld ieri ma sempre a livelli piuttosto elevati. Su 329 titoli in negoziazione, 204 hanno chiuso in rialzo, 105 in ribasso e 20 invariati. Lo spread Btp-Bund cala ulteriormente a 171 punti, dai 172 della chiusura di ieri. Maglia rosa del Ftse Mib per Banca Mps.

In rialzo anche le altre Borse europee: a Lisbona Psi 20 7.734,95 punti (+1,67%); a Madrid Ibex 10.463 punti (+1,19%); a Londra Ftse 6.652,61 punti (+0,82%); a Parigi Cac 4.426,72 punti (+0,80%); a Bruxelles Bel 20 3.151 punti (+0,69%); ad Amsterdam Aex 405,62 punti (+0,6%); a Francoforte Dax 9.603,71 punti (+0,50%); a Zurigo Smi 8.457 punti (+0,04%). A New York, intanto, il Dow segna +0,37% e il Nasdaq +1,09%.

"Prosegue il rally sulle Borse - spiega Vincenzo Longo, market strategist di Ig - a due giorni dal meeting di politica monetaria della Bce. L'ipercomprato generatosi sull'indice italiano potrebbe rientrare nelle prossime sedute, in vista anche dei dati sui non farm payrolls, che potrebbero portare volatilità sulle Borse. Nell'Eurozona, il vistoso rallentamento dell'inflazione (ai minimi da novembre 2009) e la disoccupazione ancorata all'11,9%, poco sotto ai massimi storici, giustificherebbero da sole un intervento espansivo da parte della Banca centrale".

"Se consideriamo poi - continua Longo - che la forza dell'euro sta pesando sulle esportazioni e sta favorendo il calo dei prezzi import (con ulteriore effetti sull'inflazione), ci rendiamo conto come la difesa della stabilità dei prezzi per Draghi si traduca in un'attesa di nuove misure da parte del mercato. Il mercato azionario nell'ultima settimana ha accelerato proprio grazie all'aspettativa espansiva della Bce. Il deprezzamento dell'euro della scorsa settimana si è attenuato dopo che il numero uno della Bundsbank, Jens Weidmann, ha ridimensionato lo scorso week end l'ipotesi di un Quantitative Easing (Qe)".

"Il ventaglio a disposizione di Draghi - conclude Longo - è ampio. Si va dalla misura più probabile, ovvero la mancata sterilizzazione del programma Smp, a quella meno efficace, taglio dei tassi. I mercati, ovviamente, puntano al quantitative easing stile Fed, con acquisti mensili di asset, anche se questa ipotesi rimarrà un'utopia, almeno fintantoché non si arriva alla deflazione".

L'euro al riferimento Bce sale leggermente a 1,3790 dollari, da 1,3788 dollari ieri. Il future più scambiato al Globex sul Wti, il greggio di riferimento americano, viene quotato a 99,93 dollari al barile, in calo di 1,65 dollari rispetto alla chiusura precedente, secondo dati del Cme Group. L'oro al London Bullion Market al fixing pomeridiano si attesta a 1.283,75 dollari l'oncia, in calo dai 1.286,5 dollari di stamani.

In piazza Affari acquisti in particolare su media (+4,16%), auto (+2,65%), banche (+2,38%), costruzioni (+2,32%). In calo salute (-0,87%), cibi e bevande (-0,42%), oil and gas (-0,17%). Sul Ftse Mib corre Banca Mps (+6,45%), maglia rosa dei bancari e del paniere, all'indomani della vendita del 6,5% da parte della Fondazione Mps e sulla spinta di report positivi. I volumi sono particolarmente massicci: nella sola seduta di oggi sono passati di mano ben 1,035 mld di azioni, oltre il doppio della media di seduta degli ultimi trenta giorni e pari all'8,86% del capitale sociale della banca.

Brillano anche altri bancari come Ubi Banca (+4,97%), Bper (+3,55%) e Intesa Sp (+2,93%). Gran denaro su Mediaset (+5,08%), sostenuta da giudizi positivi da parte degli analisti di importanti case d'affari. Acquisti su Fiat (+3,73%), Ferragamo (+3,51%). Prese di profitto sul Banco Popolare (-1,65%), che ieri ha guadagnato oltre il 15%. Pausa anche per Bpm (-0,27%). Sull'All Share i bancari, con gli investitori a caccia di buone occasioni nel listino milanese, fanno la parte del leone, tanto che la top 5 di piazza Affari è integralmente composta da istituti di credito: Banco di Desio e della Brianza (+13%), Banca Finnat (+11,96%), Pop Etruria e Lazio (+10,7%), Creval (+8,33%) e Banca Carige (+7,2%). Realizzi su Centrale del Latte di Torino (-3,29%).

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