Frenano le borse europee dopo i rialzi della mattinata. In assenza di dati macro di rilievo i principali panieri attendono indicazioni dalla Bce che giovedì si riunirà.
Frenano le borse europee dopo i rialzi della mattinata. In assenza di dati macro di rilievo i principali panieri attendono indicazioni dalla Bce che giovedì si riunirà. Intanto preoccupa il dato sui prezzi alla produzione industriale, che a ottobre sono scesi dello 0,4% nell'area Euro e dello 0,5% nell'Unione a 28. Fra i Paesi membri gli unici incrementi dei prezzi sono stati registrati in Bulgaria (+1,3%), Belgio (+0,5%) e Svezia (+0,3%), mentre i maggiori cali sono stati segnati in Danimarca (-2,3%), Estonia, Grecia e Regno Unito (-1,4%).
In questo scenario, dopo aver annullato i guadagni delle prime ore di contrattazioni, le principali piazze del vecchio continente tornano in territorio positivo ma deboli. Al giro di boa di metà seduta Amsterdam resta tonica (+0,85%) come Londra (+1,16%). Rallentano Bruxelles (+0,01%), Parigi (+0,16%). Francoforte resta in rosso (-0,10%). Milano tenta di recuperare con il Ftse Mib a 19.733 punti (+0,25%) e l'All Share a 20.823 punti (+0,22%). In positivo Madrid (+0,25%). In mattinata lo spread tra Btp e Bund è sceso a 127 punti, toccando il minimo da agosto.
Sul paniere principale di Piazza Affari pesa Saipem, in rosso fin dalle prime battute dopo lo stop annunciato dal presidente russo Putin al gasdotto South Stream. A metà giornata il titolo perde l'8,9% a 10,34 euro. Il gruppo comunque, in una nota, ha informato di non aver ricevuto alcuna disdetta formale del contratto per il gasdotto South Stream e che quindi "l’attività operativa è in corso". Le vendite colpiscono poi Salvatore Ferragamo (-3,68%), World Duty Free (-2,32%), Tod's (-2,13%), Atlantia (-1,99%).
In positivo, dopo aver perso quota rispetto all'avvio, i finanziari con Bper (+2,75%), Ubi banca (+1,08%), Unicredit (+0,52%), Mps (+0,63%), Banco Popolare (+0,47%), Bpm sulla parità (+0,09%). Ben comprate Cnh Industrial (+2,46%), Prysmian (+2,31%), Tenaris (+1,77%), Fca (+1,96%) e Finmeccanica (+1,38%).
