Chiusura negativa per le principali borse europee nell'ultima seduta della settimana. A pesare sugli scambi la nuova provocazione della Corea del Nord, che ha lanciato un missile che ha sorvolato il Giappone, e dati macroeconomici dagli Stati Uniti inferiori alle aspettative. Le vendite al dettaglio negli Usa ad agosto sono diminuite dello 0,2%, mentre la produzione industriale è calata dello 0,9%, la flessione maggiore degli ultimi otto anni. In rialzo il cambio euro/dollaro, a quota 1,195. Fra le materie prime il barile di petrolio Wti è in lieve calo a 49,7 dollari.
La piazza di Londra ha chiuso in forte ribasso, con il Ftse 100 in calo dell'1,10%, dopo l'attentato terroristico alla metropolitana e il forte ribasso dell'euro nei confronti della sterlina, 0,88. Flessioni contenute per le altre borse del continente. Francoforte lascia sul terreno lo 0,17% e Parigi lo 0,22%. A Milano il Ftse Mib perde lo 0,23% a 22.229 punti.
Sul listino principale della piazza milanese il settore della moda si muove contrastato. Ferragamo cede il 3,95% e Ynap il 2,58%, mentre Luxottica limita i danni (-0,60%). Ben comprata Moncler, in rialzo dell'1,09%. In ordine sparso anche i petroliferi, con Eni (+1,25%), Saipem (-1,06%) e Tenaris (-0,82%). Prevalgono gli acquisti su Leonardo (+1,15%), Azimut (+0,94%) e Tim (+0,65%). Male i titoli del comparto bancario, con Bper (-2,55%), Mediobanca (-1,08%), Unicredit (-0,51%) e Intesa Sp (-0,41%). Prese di beneficio anche su Fca, che segna una flessione dell'1,21%.