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Borsa, Unicredit manca rimbalzo: -60% in 6 mesi. Verso ad di standing internazionale

28 giugno 2016 | 17.35
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Unicredit ancora sotto pressione: la Borsa di Milano tira il fiato ma l'incertezza sul nome del nuovo amministratore delegato penalizza ulteriormente l'istituto di piazza Gae Aulenti. In chiusura il titolo, che frena nel finale, cede l'1,52% a 1,879 dopo aver toccato un minimo infraday a 1,85 euro. In una seduta il cui l'indice bancario guadagna il 3,18%, la banca a caccia del suo nuovo ad si mantiene vicino ai minimi fallendo il rimbalzo.

Dopo le pesanti perdite innescate dall'impatto del referendum sulla Brexit, i soci non solo chiedono di accelerare sulla scelta di chi sarà il sostituto di Federico Ghizzoni, ma alzano l'asticella della richiesta, pretendendo, "un nome di standing internazionale", che sia capace di convincere gli investitori istituzionali di essere in grado di gestire il difficilissimo momento. In particolare, fonti della fondazione CariVerona, interpellate, fanno notare la necessità di scegliere una figura "capace di elaborare piani e strategie credibili sui mercati connotati da profonde turbolenze e discontinuità".

Per il consigliere delegato di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina "Un'azienda importante non può permettersi di sfiduciare un amministratore delegato senza averne un altro pronto. Visto da fuori è un po' singolare". Parole che sembrano condivise dal mercato. Gli scambi sono intensi: circa 244 milioni per un controvalore che sfiora i 484 milioni. "Sono oltre 5 milioni i pezzi passati di mano in un solo minuto", nota l'analista di Ig Vincenzo Longo. Un dato che sembra suggerire l'uscita di un grosso investitore di fronte a performance pesantemente negative.

In un mese Unicredit ha perso circa il 37%, la performance semestrale indica una flessione di oltre il 60% e a un anno il risultato segna un ribasso di più del 70%. Lo scorso 4 gennaio il titolo ha toccato un massimo di 5,06 euro. Valori su cui i soci sono chiamati a riflettere, mentre proseguono gli incontri e i contatti per individuare il nuovo amministratore delegato dopo il passo indietro di Ghizzoni dello scorso 24 maggio. Una shorlist selezionata da Egon Zehnder, pressoché definitiva, è attesa salvo sorprese per giovedì 30 giugno. Questo significa che il nuovo amministratore delegato verrà designato ben prima della fine del mese di luglio, come aveva, in un'intervista, annunciato il presidente Giuseppe Vita, e così soddisfacendo i soci.

Poche chance per i nomi interni alla banca (Gianni Papa e Carlo Vivaldi, i nomi più gettonati), per Corrado Passera banchiere con la passione per la politica, per Carlo Cimbri (Unipol) e Marco Morelli (Bofa-Merill Lynch). Restano alte le quotazioni di Giampiero Maioli, numero uno di Cariparma-Credit Agricole. Tra i concorrenti più temuti gli 'stranieri' Jean Pierre Mustier e Andrea Orcel; c'è chi scommette anche su Alberto Nagel (Mediobanca) e Fabrizio Viola (Mps).

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