La Borsa di Milano chiude la seduta in territorio positivo ma sotto i massimi di giornata, archiviando gli scambi a 16.796 punti (+0,31%). Il Ftse Mib è l'indice più debole delle Borse europee, che chiudono all'insegna di forti rialzi dopo i massimi storici toccati dall'indice S&P 500 e dal Nasdaq a Wall Street. Francoforte chiude la giornata in rialzo del 2,5% a 10.692 punti; Parigi cresce dell'1,19% a 4.468 punti. Positive Londra (+0,6%) e Madrid (+1,2%). Il prezzo del petrolio è in lieve ribasso dopo il rally di ieri: al Nymex le quotazioni del Wti si muovono sui 42,95 dollari al barile.
Mediobanca corre anche oggi in Borsa e termina la seduta come titolo migliore del Ftse Mib, il paniere principale di Milano. Il rialzo è del 3,55% a 6,56 euro ed è la terza seduta consecutiva di rialzi per la banca di Piazzetta Cuccia. In soli tre giorni di scambi, dopo i conti di venerdì, il progresso è del 15%. La banca ha terminato l'esercizio 2015-2016 con profitti e dividendo in crescita, ma in questi ultimi giorni a spingere gli acquisti sono state anche le voci insistenti su un presunto rafforzamento della quota di Vincent Bolloré, già presente nel capitale con circa il 5%.
Il piano dell'industriale francese sarebbe rivolto a una possibile fusione Axa-Generali, di cui Mediobanca è primo azionista. Le indiscrezioni, che non hanno finora trovato fondamento, hanno spinto al rialzo anche il titolo di Generali, tornato sopra i 12 euro (+1,17% a fine seduta). E' contrastato il comparto bancario: Bper è positiva (+1,9%) a 3,59 euro, Mps rimbalza (+1,28%) dopo il nuovo crollo di ieri e i nuovi minimi di prezzo raggiunti dal titolo. Unicredit segna +1,09%. Sono in ribasso Banco Popolare (-1,89%) e Bpm (-1,67%). Per quanto riguarda le altre blue chips, Mediaset è negativa (-1,2%), Telecom Italia cede lo 0,72%. Sprint di Cnh (+3,3%) e Fca (+1,75).
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