Le Borse europee, dopo una mattinata incerta, chiudono in territorio negativo, complice l'andamento in ribasso di Wall Street. Maglia nera per Milano trascinata in rosso dal titolo Fca e dal comparto bancario. A fine seduta Milano cede l'1,22% a 20.243 con lo spread tra Btp decennali e Bund tedeschi a 187 punti base. In rosso anche Francoforte -0,45%, Londra -0,55% e Parigi -0,71%.
Sul fronte macroeconomico dati contrastati in Europa: a marzo la crescita del settore manifatturiero nell'Eurozona si è attestato a 56,2 contro 55,4 nel mese di febbraio, toccando il livello più alto da quasi sei anni. Bene la Germania, frena la Spagna, in Italia il dato sale a 55,7 punti dai 55 di febbraio, oltre le attese. Migliorano anche i dati sulla disoccupazione in Europa e in Italia dove il tasso di disoccupazione a febbraio scende all’11,5% e quello giovanile si attesta al 35,2%.
A Piazza Affari vendite sul comparto auto (-2,71%) e su quello bancario (-2,09%). Peggior performance per Fca -4,98% a 9,74 euro, il gruppo ha registrato negli Stati Uniti un calo delle vendite del 5% a marzo, contro le attese di una crescita del 2,7%. In rosso Cnh Industrial -2,05% ed Exor -1,09%. Tra i bancari maglia nera per Bper -3,50%; giù Unicredit -2,70%, Banco Bpm -2,66%, Ubi Banca -2,50%, Mediobanca -2,43% e Intesa Sanpaolo a 2,506 euro (-1,57%). Sul fronte opposto brillano Saipem +3,37% a 0,439 euro, Brembo +1,95% e Salvatore Ferragamo +1,18%. Sull'All Share corre Save (+7,93% a 21,90 euro) che si muove sopra il prezzo dell'opa annunciata ieri.