Le Borse europee chiudono debolmente la prima seduta della settimana. La giornata, per le principali piazze finanziarie del Vecchio continente, è stata all'insegna delle attese: nelle prossime ore si conosceranno le decisioni della Banca centrale giapponese sulla politica monetaria, il costo del lavoro nell'Eurozona per il terzo trimestre e i dati definitivi sul Pil di Stati Uniti e Gran Bretagna.
In questo scenario, tutti gli indici europei hanno chiuso le contrattazioni attorno alla parità: Parigi -0,22%, Francoforte +0,20%, Londra +0,08% e Bruxelles -0,18%.
A Milano occhi puntati su Mps, il cui aumento di capitale è partito oggi per concludersi tra quattro giorni. Il titolo ha zavorrato Piazza Affari, che dopo essere riuscita a mantenere la barra dritta per gran parte della seduta, ha ceduto in chiusura, registrando un calo dello 0,24% sul Ftse Mib e dello 0,32% sull'All Share.
L'istituto senese, il cui cda si è riunito nella mattina a Milano, è finito in asta di volatilità per eccesso di ribasso poco dopo l'avvio degli scambi e ha mantenuto la freccia fissa verso il basso per tutta la giornata. Al termine del board il presidente Alessandro Falciai ha detto che "tutto procede come previsto". Il titolo ha chiuso le contrattazioni lasciando sul terreno oltre 11 punti percentuali.
Giornata difficile anche per Unicredit che archivia gli scambi con un ribasso del 4,53% attestandosi a 2,74 euro per azione.
Sul fronte opposto Mediaset: il Biscione recupera punti e chiude in rialzo dell'1,52% attestandosi a 3,60 euro per azione.
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