Le borse europee chiudono positive nonostante l'avvertimento del presidente della Bce sul peggioramento delle prospettive per l'economi a dell'area euro. Anche se, ha garantito Mario Draghi, l'istituto di Francoforte è pronto a rinviare, nel caso, la stretta della politica monetaria. Intanto dagli Stati Uniti il segretario al Commercio, Wilbur Ross, si è detto ottimista sulla possibilità di arrivare a un accordo commerciale con la Cina, anche se ha sottolineato la distanza che separa ancora le due parti. Al termine della seduta Londra cede lo 0,35%, Francoforte sale dello 0,53% e Parigi dello 0,65%. A Milano il Ftse Mib segna un incremento dello 0,85% a 19.564 punti, mentre lo spread Btp-Bund è stabile a 249 punti.
Sul listino principale di Piazza Affari spicca Stm, con un balzo del 10,1%, dopo i conti del 2018, chiusi con un utile netto di 1,29 miliardi di dollari, in aumento del 60,4%, e nonostante una previsione dei ricavi in flessione nel primo trimestre dell'anno. In spolvero Azimut (+7,60%), Leonardo (+2,53%) e Ferrari (+2,27%). Rialzi sopra il punto percentuale per Moncler, J uventus, Pirelli, Tenaris, Brembo, Fca e Atlantia.
Tim guadagna l'1% mentre continua lo scontro fra i due azionisti di peso Vivendi ed Elliott. Soffre il comparto bancario: Ubi Banca cede il 2%, Banco Bpm l'1,69% e Intesa Sanpaolo lo 0,54%. Arretrano di oltre un punto percentuale Recordati e Buzzi Unicem.