La Borsa di Milano chiude in calo dello 0,6%, in buona compagnia delle altre piazze europee, dove gli investitori sono in attesa degli sviluppi politici in Catalogna.
Il presidente della Generalitat catalana, Carles Puigdemont, terrà un discorso in cui potrebbe dichiarare l'indipendenza dalla Spagna, in maniera unilaterale. Madrid archivia gli scambi in ribasso dello 0,9% a 10.142 punti. Londra è positiva e segna +0,4%. In rosso Parigi (-0,04%), Francoforte (-0,2%) e Amsterdam (-0,01%).
La Borsa di Wall Street è mista e poco mossa: il Dow Jones segna +0,11% e il Nasdaq perde lo 0,10%.
In questo scenario, non si ferma l'emorragia delle banche sulla Borsa di Milano. Oggi è la sesta seduta consecutiva di ribassi per molti titoli del comparto finanziario dopo la decisione della Bce di rivedere il regolamento sulla gestione dei crediti deteriorati. La stretta a partire dal 2018, secondo esperti e analisti, penalizzerebbe i bilanci del comparto ma anche l'erogazione di credito alle piccole imprese.
Banco Bpm è maglia nera e cede il 2,19% a 3 euro. Sono negative Bper (-2,14%), Unipol (-2%), Unicredit (-1,97%), Intesa sp (-0,8%). In ribasso anche Atlantia (-1,4%), Fca (-1,45%) e Telecom (-1,18%).
Vola, invece, Banca Carige (+9,13%), sulla scia dell'ottimismo per il probabile successo dell'operazione di Lme. La conversione dei bond subordinati in titoli senior avrebbe convinto i maggiori obbligazionisti: Generali, Intesa Sp e Unipol.
E' di nuovo in rialzo Mediaset sulle voci di contatti con Vivendi per sbloccare lo stallo su Premium (+1,78%).