Le borse europee chiudono in territorio negativo una seduta volatile, caratterizzata da scambi sottili. A pesare sulle contrattazioni anche il calo di Wall Street, che ha ritracciato dopo che ieri ha registrato nuovi massimi storici su tutti e tre gli indici principali. Tra i dati macro, sorpresa dall'indice Zew, che misura il sentiment economico in Germania, cresciuto dello 0,5%, sotto le attese. Nell'eurozona, invece, la fiducia ha battuto le previsioni, crescendo di 19,3 punti fino ai 4,6 di agosto. Sopra le stime anche la produzione industriale negli Stati Uniti, aumentata a luglio dello 0,7%.
In rialzo di oltre un punto percentuale il prezzo del petrolio, sui massimi dell'ultimo mese, con il Wti a 43,6 dollari e il Brent a 48,9, che spingono al rialzo i titoli del comparto. In rafforzamento il cambio euro/dollaro, a 1,128. A fine giornata Londra cede lo 0,68%, Francoforte lo 0,58% e Parigi lo 0,83%. Milano si aggiudica la maglia nera in Europa, con il Ftse Mib in flessione dell'1,21% a 16.792 punti.
Sul listino principale di Piazza Affari Tenaris balza del 2,29% a 12,97 euro. Ben comprati anche Saipem (+0,75%) ed Eni (+0,29%). Seduta piatta per il gruppo Recordati (-0,04%) che oggi ha perso il suo presidente e ad, Giovanni Recordati. Alberto Recordati è stato nominato presidente del gruppo farmaceutico e Andrea Recordati vice presidente e amministratore delegato.
Positiva anche Telecom Italia (+0,44%) dopo il report di New Street, che alza il target price a 1 euro da 0,82 euro. Secondo la società di ricerca, la società sta "voltando pagina dopo tredici anni". Tra i titoli più venduti spicca YNap (-4,37%), seguito da Azimut (-3,27%), Exor (-3,18%) e Generali (-2,89%). Perdono oltre due punti percentuali anche Ferrari, Leonardo, Enel, Prysmian, Unipol, Luxottica e Mediaset. Fra i bancari vendite su Intesa Sanpaolo (-1,97%), Mps (-0,96%), Bpm (-0,78%) e Banco Popolare (-0,80%), mentre Unicredit limita i danni con una flessione dello 0,28%.