La Borsa di Milano chiude piatta dopo una giornata densa di dati macro ma povera di scambi sui mercati. A Wall Street, il Dow Jones ritraccia (-0,2%) dopo aver chiuso in rialzo per sei sedute consecutive. Sul Vecchio Continente, i principali indici sono in moderato rialzo: Londra segna +0,59%, Francoforte +0,39% e Parigi +0,6%. L'Euro si mantiene in calo a 1,07 sul biglietto verde, mentre il greggio risale a New York sopra i 45 dollari al barile.
A pesare su Piazza Affari è anche oggi la tensione sul fronte dei Titoli di Stato in vista del referendum costituzionale fissato per il 4 dicembre prossimo: lo spread tra Btp decennali e Bund oggi è in leggero calo a 166 punti base con un rendimento del 2,19%. Sul fronte macroeconomico, nel terzo trimestre il Pil è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,9% nei confronti del terzo trimestre 2015, secondo la stima preliminare dell'Istat. Numeri in linea con le stime del governo.
Protagonista di un nuovo ottovolante in Borsa è Mps, che ha ritracciato dopo il balzo di ieri terminando la seduta a 0,25 euro (-10%). Nella notte, la banca ha diffuso i termini e le condizioni della conversione di 11 bond subordinati per un ammontare complessivo 4,28 mld. In generale, sono particolarmente venduti i finanziari: Ubi banca perde il 4,9%, Unicredit il 4,1% e Creval il 6,4%.
Giù anche Salvatore Ferragamo (-6,4%) all'indomani della diffusione dei conti:il gruppo chiude i primi nove mesi con un utile netto di 110 milioni di euro in calo del 3% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Bene il comparto petrolifero che beneficia del rialzo del brent e il settore delle utilities dopo le perdite degli ultimi giorni.