Mario Draghi non scalda i listini. Come era atteso, la banca centrale ha lasciato i tassi al minimo storico e il QE invariato: la fiducia su una crescita più robusta nell’Eurozona e sul fatto che l’inflazione possa centrare gli obiettivi non ha frenato le perdite sui mercati. La Borsa di Milano lascia sul terreno oltre lo 0,9 per cento ed è la peggiore del Vecchio Continente, dove gli indici sono comunque tutti in perdita. Le banche, tra cui Intesa SanPaolo, sono le più vendute sul listino milanese insieme ai titoli dell’energia. Bene invece il lusso e il mondo del risparmio.