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Borsa: europee in rosso in attesa banche centrali, Milano -0,67%

20 ottobre 2015 | 19.08
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 Il presidente della bce Mario Draghi(Infophoto)
Il presidente della bce Mario Draghi(Infophoto)

Chiudono in rosso le principali piazze finanziarie europee in attesa delle imminenti riunioni delle banche centrali: Bce il 22 ottobre a Malta, Fed 27 e 28 ottobre, Bank of Japan a fine mese. L'attenzione è dunque concentrata sulle mosse di politica monetaria dei banchieri centrali. Ad avviso degli analisti di Credit Suisse, la politica monetaria accomodante della Bce porterà a dicembre a estendere il Qe a marzo 2017 o anche oltre. “Ci aspettiamo che la Bce si possa attenere agli attuali acquisti mensili di 60 miliardi di euro” si legge in un report. Certamente sarà l'andamento dell'euro, secondo gli analisti, “la variabile chiave che influenzerà la tempistica e l'entità della risposta della Bce”. Per Bofa Meryll Lynch “l'annuncio sul Qe2 sembra ora più probabile a dicembre”.

Dagli Usa arrivano alcuni dati macroeconomici di rilevo, a partire dai nuovi cantieri: in aumento del 6,5% quelli avviati a settembre, oltre le attese. Si tratta di un dato decisamente superiore alle attese degli analisti che indicavano +1,2%. Si tratta di 1,206 milioni di nuove unità, rispetto a un consensus di 1,14 milioni. In generale a frenare i listini è il calo dei titoli energetici e minerari colpiti dal calo delle materie prime. Pesa sempre il rallentamento dell'economia cinese che influenza in particolare l'andamento dei titoli del lusso.

In questo scenario, mentre lo spread chiude a 104 punti base con un rendimento dell'1,67%, Piazza Affari termina la giornata in calo con l'indice Ftse Mib che cede lo 0,67% a 22.270 punti, mentre l'All Share lascia sul terreno lo 0,6% a 23.886. Nel resto dell'Europa Parigi cede lo 0,64%, Francoforte -0,16%, Londra -0,11%, Madrid -1,05%.

Sul paniere principale vola Unicredit sulle indiscrezioni di un possibile spin off delle attività retail in Austria (+2,76%) in chiusura. In sofferenza anche il resto del comparto bancario. Il bollettino mensile di Abi ha evidenziato che "a seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità dei prestiti in Italia è ulteriormente cresciuta, le sofferenze lorde sono risultate ad agosto 2015 pari a quasi 198,5 mld, dai 197,1 mld di luglio 2015''. Banco Popolare ha chiuso in calo del 2,67%, Mps -2,57%, Bper -2,19%, Bpm -1,49%. in calo dello 0,14% Ubi banca che oggi ha chiuso con successo un’emissione di Obbligazioni Bancarie Garantite con benchmark a 7 anni 'lunghi' a tasso fisso per 750 milioni di euro.In calo del 2,07% anche Fca sui rumors di una possibile sanzione della Commissione europea tra i 30 e i 200 milioni di euro per un'inchiesta sui tax ruling in Lussemburgo. Si attende intanto di sapere quel sarà il prezzo delle azioni di Ferrari che domani debutteranno a Wall Street.

Pesante il lusso sui timori del rallentamento dell'economia cinese e di una conseguente contrazione delle vendite. Salvatore Ferragamo cede il 3,36%, Tod's -2,62%. Luxottica perde il 3,6%. Gli analisti di Equita Sim si aspettano, in attesa dei numeri relativi al 3Q che verranno diffusi i il 26 ottobre, "trend di fatturato positivi, ma leva operativa limitata".Invariata Pirelli nel giorno della nomina di Ren Jianxin a presidente di Pirelli, Marco Tronchetti Provera è stato confermato ad e nominato vicepresidente esecutivo. Per quanto riguarda il settore energia, forti vendite su Saras (-12,21%), dopo che Rosneft ha comunicato la volontà di collocare il 9% del capitale Secondo Equita Sim, "la notizia è negativa per il titolo, dal momento che Rosneft sembrava rappresentare il naturale compratore della maggioranza del gruppo nel medio termine, mentre ora il piazzamento elimina questo appeal speculativo, sostituito da un possibile overhang sulla quota residua. Dopo questa operazione, il flottante sul titolo salirà al 38%".

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