Le borse europee chiudono miste la prima seduta della settimana, staccate dal balzo della piazza di Madrid. Dopo la dichiarazione d'indipendenza proclamata da Barcellona e il commissariamento del governo della Catalogna da parte dell'esecutivo spagnolo che ha attivato l'articolo 155 della Costituzione, i titoli sulla borsa madrilena hanno preso a correre, con l'Ibex 35 in rialzo del 2,57%. Intanto i mercati aspettano la nomina del nuovo presidente della Federal Reserve, attesa entro la settimana. Torna a salire il cambio euro/dollaro dopo il calo della scorsa settimana e si attesta a 1,164. Fra le materie prime il petrolio Wti viaggia in rialzo sopra quota 54 dollari al barile. Londra chiude in calo dello 0,23%, Francoforte in rialzo dello 0,09% e Parigi è piatta. Positiva Milano, con il Ftse Mib in progresso dello 0,39% a 22.752 punti.
Sul listino principale di Piazza Affari corrono i petroliferi, con Saipem (+4,60%) e Tenaris (+2,36%), mentre Eni si limita a un rialzo dello 0,44%. Ben comprate anche Stm (+2,26%) e Ferragamo (+1,90%). Rialzi sopra il punto percentuale per Luxottica, Snam, Ferrari e Campari.
Deboli i titoli del comparto bancario: Unicredit cede l'1,18%, Ubi Banca lo 0,84% e Mps l'1,35%. Chiudono poco sotto la parità Intesa Sanpaolo e Banco Bpm, mentre Bper guadagna lo 0,53%. Maglia nera del listino è Italgas, in flessione del 2,52%. Prevalgono gli acquisti su Generali (+0,58%), Tim (+0,61%) e Atlantia (+0,61%).