Chiudono in rosso le piazze finanziarie europee mentre anche Wall Street viaggia in calo (alle 17.30 il Dow Jones segna -0,4% a 17.431 punti e il Nasdaq cede lo 0,36% a 4.752). Complice il rafforzamento del dollaro a 1,1154 euro e il calo del prezzo del petrolio, con il Wti in consegna a maggio scambiato al Nymex a 39,9 dollari, le Borse del Vecchio Continente cedono oltre il punto percentuale.
Da oltreoceano arrivano spunti contrastanti, con il Pmi servizi che sale a 51 punti ma sotto le attese e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione che salgono di 265mila ma sono comunque meglio delle attese.
Nell’ultima seduta prima della sospensione per le festività di Pasqua, Francoforte lascia sul terreno l'1,71%, Londra -1,49%, Bruxelles -1,74%, Parigi -2,13%. A Milano il Ftse Mib perde l’1,61% mentre l'All Share cede l’1,49%. Tra le blue chips pesante Saipem che, penalizzata dal rincaro del greggio, cede il 5,53%. Forti vendite su Bpm e Banco Popolare all'indomani dell'annuncio della fusione: ieri i cda hanno licenziato un progetto di fusione che porterà alla nascita del terzo gruppo bancario italiano. La Popolare di Milano cede il 5,35% e il Banco -4,81%. Giù anche Mps che lascia sul parterre il 5,2%. Le vendite interessano comunque tutto il comparto bancario.
Positivi i titoli del settore energetico: Enel +0,57%, Enel Gp +0,85%. Snam la migliore del listino: +1,13%. Terna, che chiude in progresso dell'1,01% scambia al record storico di 5,01 euro.