Il fatto è accaduto venerdì scorso, in via della Viola; il 18enne si è presentato lunedì pomeriggio in questura, accompagnato dal padre e dall'avvocato, sostenendo di aver fatto una "bravata"
Uno studente 18enne di Perugia è stato denunciato dalla Digos della questura di Perugia perché ha confessato di esserere stato lui ad aver lanciato, venerdì scorso, una bottiglia incendiaria, all'ingresso della Casa dell'Associazionismo in via della Viola, Perugia. Il giovane incensurato, su cui si erano già concentrate le indagini della Digos diretta da Francesco Moretta perché alcuni operatori del centro avevano notato questa presenza sospetta a ridosso del fatto, si è presentato lunedì pomeriggio in questura accompagnato dal padre e dal proprio avvocato, sostenendo di aver fatto una ''bravata''.
Venerdì scorso, verso le ore 16.20, qualcuno aveva lanciato all'interno dell'androne del chiostro di S. Fiorenzo, attualmente Casa dell' Associazionismo di via della Viola 1, una bottiglia incendiaria, del tipo di quelle di birra, contenente del liquido verosimilmente infiammabile, che si è frantumata cadendo a terra, senza tuttavia prendere fuoco. Sul posto, sono stati sequestrati e repertati, dal personale di Questura prontamente intervenuto, frammenti di vetro comprensivi di uno stoppino in carta bruciacchiato e campioni del liquido contenuto nella bottiglia raccolti al suolo, e si è registrato un forte odore di alcool. Gli investigatori della Digos, diretti dal dottor Francesco Moretta, intervenuti già nella fase di primo sopralluogo, hanno acquisito fin da subito elementi idonei a circostanziare tempi, fatti e modalità dell' azione criminosa compiuta, rilevando alcuni particolari utilissimi per una positiva risoluzione del caso.
In particolare, il confezionamento dell'ordigno incendiario è apparso subito, ad un occhio esperto, del tipo ''molto rudimentale'', indicativo dell'ambito di estrazione della mano che l'aveva armato. Inoltre, dalle testimonianze raccolte, è emersa la circostanza di una persona molto giovane che era stata notata uscire dal Chiostro nell'immediatezza del fatto e che, richiesto da altri frequentatori del ''centro'', aveva fornito improbabili spiegazioni circa la sua presenza lì. Stante il forte sospetto determinato dall' atteggiamento del giovane descritto, che lo rendeva il maggiore indiziato, le indagini della Digos sono state indirizzate al suo rintraccio e sono state passate in rassegna le immagini delle telecamere installate nel centro storico, teatro dei fatti, al fine di reperire immagini che lo ritraessero.
Particolarmente fattivo, al riguardo, è risultato il contributo offerto dai cittadini, che ha consentito l'acquisizione di un filmato amatoriale che ritraeva il giovane sospettato nel mentre ancora si intrattiene, subito dopo il fatto, in via della Viola. Stante le circostanze esposte, vista anche la forte risonanza che la stampa aveva dato all'episodio, proprio in ragione del luogo in cui si era verificato, sede di innumerevoli associazioni, tutte potenziali obiettivi del gesto criminoso, nella consapevolezza di essere prima o poi scoperto, e che era solo questione di tempo, così come ha riferito, il giovane incensurato, appena diciottenne, nella serata di lunedì 14 si è presentato presso gli uffici della Digos, accompagnato dal suo avvocato e dal padre e ha ammesso le proprie responsabilità in ordine alla consumazione dell'atto criminoso, chiarendone i motivi. Pertanto, è stato denunciato è stato denunciato per porto abusivo di armi ed esplosione di ordigni in luogo pubblico. Proseguono accertamenti di tecnici di Polizia Scientifica, al fine di stabilire l' esatta natura e il potenziale offensivo della miscela combustibile utilizzata, che allo stato appare composta di olio e alcool.
