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Bper: nuova corporate identity ispirata a concretezza e responsabilità

16 aprile 2015 | 00.01
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Presentato il nuovo logo color verde petrolio con il nome della banca seguita da due punti e il pay-off 'Vicina. Oltre le attese' (Video)

Bper: nuova corporate identity ispirata a concretezza e responsabilità

Un nuovo logo color verde petrolio con il nome della banca seguita da due punti e il pay-off 'Vicina. Oltre le attese'. Questo il nuovo logo e la nuova corporate identity che Bper banca ha presentato oggi al Museo Enzo Ferrari di Modena. "La nuova identità è il frutto di un ampio processo di rinnovamento, fortemente voluto da Bper banca per evidenziare il suo posizionamento e riaffermare quei valori di concretezza, responsabilità e radicamento territoriale che ci guidano dal lontano 1867" ha detto l'amministratore delegato Alessandro Vandelli spiegando che la nuova immagine della banca si pone "in uno scenario improntato al cambiamento, in cui colloca anche la scelta di rinnovare efficacemente la nostra immagine".

La decisione è stata quella di optare per un nuovo brand che raggiunga lo scopo "con immediatezza e semplicità -ha continuato l'ad- interpretando sia i legami forti con la nostra storia, sia gli obiettivi che ci siamo posti per affrontare con fiducia e convinzione le sfide future". La scelta del logotipo grafico rimanda a concetti di solidità, equilibrio, autorevolezza, concretezza e misura. Il simbolo dei due punti, invece, descrive la capacità di aprire un dialogo costante con clienti e stakeholder che la banca è pronta ad ascoltare e consigliare per operare scelte condivise. Il tutto in una immagine di banca nazionale con una profonda conoscenza dei territori.

"Noi siamo basati in Emilia Romagna dove siamo l'unica grande banca popolare, in altri territori come Lombardia e Veneto ci sono altre banche popolari di dimensioni significative, con loro cercheremo di capire se c’e’ la possibilità di fare un percorso comune". Cosi l'ad ha risposto ai cronisti che chiedevano un commento circa eventuali aggregazioni, anche in virtù della riforma delle banche popolari decisa dal Governo.

Sempre in tema di possibili future aggregazioni, "noi siamo già molto significativi in termini dimensionali - ha aggiunto Vandelli - siamo il sesto gruppo bancario" in Italia, ma "ci sono sollecitazioni in questo senso, e c’e’ anche l'esigenza accrescere le proprie dimensioni per il contesto competitivo e per i margini che sono sotto pressione, ma vogliamo farlo in maniera tranquilla e serena". Insomma ha concluso l'ad, "se ci saranno i presupposti lo faremo".

"Con Unipol abbiamo una bellissima joint venture nel settore assicurativo che sta andando molto bene e siamo soddisfatti", quello di Unipol "è un nome che viene spesso fuori, credo prima di tutto perché siamo in Emilia-Romagna, in realtà non c'è nulla sul tavolo, nemmeno con altre realtà che spesso vengono citate". Così Vandelli ha risposto ai chi gli chiedevano se sia plausibile una futura aggregazione con Unipol Banca.

"Aspettiamo l'assemblea, appuntamento fondamentale con i soci. Dopo questo passaggio che chiude il 2014 - ha aggiunto Vandelli - metteremo la testa anche alla trasformazione in spa e alle potenziali aggregazioni, ma sempre con quell'equilibrio che il nostro gruppo ha dimostrato nel tempo".

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