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Bper: utile netto 2016 di 14,3 mln (-93%), dividendo di 6 cent

09 febbraio 2017 | 20.13
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Alessandro Vandelli, ad Bper
Alessandro Vandelli, ad Bper

Bper Banca chiude il 2016 con un utile netto di 15,8 milioni di euro, in flessione del 92,8% su base annua. L'utile netto contabile si attesta a 14,3 milioni, in calo del 93,5%. Escludendo le poste non ricorrenti e i contributi ai fondi per il sistema bancario, l’utile netto di pertinenza della capogruppo del 2016 è di 71,5 milioni, con un incremento del 15,2%. Le rettifiche nette per deterioramento di attività finanziarie sono pari a 51,8 milioni e includono le rettifiche di valore relative alla quota di nel fondo Atlante per 28,3 milioni, pari al 34,8% delle quote fino ad oggi versate.

Il cda proporrà all'assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo cash di 6 centesimi per azione, contro i 10 centesimi nel 2015, per la capogruppo Bper Banca. Il Cet1 ratio Phased In si attesta al 13,8% al al 13,3% il ratio Fully Phased.

L’utile dell’operatività corrente al lordo delle imposte di Bper è di 10,5 milioni, in calo da un utile di 213,5 milioni dello scorso anno. La redditività operativa si attesta a 2.068,1 milioni, (-12,8%), le commissioni nette a 712,7 milioni (-1,9%) e il margine di interesse a 1.170,4 milioni (-4,7%).

Lo stock lordi di crediti deteriorati e sofferenze è in calo rispettivamente dell’1,9% e dell’1% da fine 2015 anche per alcune operazioni di cessione di sofferenze per un valore lordo complessivo di circa 700 milioni nell’anno. L'incidenza dei crediti deteriorati lordi è al 22,1% in riduzione di 122 punti base nell’esercizio, mentre i flussi in ingresso a crediti deteriorati da bonis è in calo del 6,1% rispetto al 2015 e del 32,5% rispetto al 2014.

La lenta crescita economica in Italia, il livello molto contenuto dei tassi di mercato e la competizione sull’attività tradizionale di finanziamento "continueranno ad esercitare pressione sul rendimento dell’attivo, anche se con intensità in graduale riduzione", si spiega dalla banca. Un contributo positivo ai ricavi è atteso dalla componente commissionale, i costi della gestione sono attesi in calo e il rallentamento dei flussi di nuovi crediti problematici registrato nel corso del 2016 è atteso in graduale miglioramento anche nel. "L’insieme di questi fattori dovrebbe sostenere le prospettive di redditività ordinaria del gruppo per l’anno in corso".

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