Raddoppia l'utile di Bper nel semestre. La Banca popolare dell'Emilia Romagna registra un risultato di 81 mln (+90,4%) che è "nettamente superiore agli obiettivi reddituali previsti all’inizio dell’anno". "Significativo" anche l'incremento delle commissioni nette nel semestre (+4,2%).
Il margine di interesse si attesta invece a 622,5 milioni e risulta in diminuzione del 5,5% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno "prevalentemente - spiega Bper -a causa del mutato contesto di mercato e dei tassi di interesse in cui la diminuzione dei volumi commerciali e le pressioni sul rendimento dell’attivo non sono stati sufficientemente controbilanciati dal pur sensibile calo del costo della raccolta".
Si riducono gli accantonamenti su crediti (-28,6% anno su anno) "a conferma dell’avvio di una fase di graduale normalizzazione del costo del rischio".
L’utile netto di pertinenza della Capogruppo risulta pari a 73,2 milioni, rispetto ai 35,9 milioni al 30 giugno 2014, ed è quindi più che raddoppiato rispetto al medesimo periodo dello scorso anno.
L’ammontare dei crediti deteriorati netti è di 6,5 miliardi, sostanzialmente stabili rispetto alla fine del 2014 (+0,2%). Nel dettaglio, la componente di sofferenze è pari a 2,9 miliardi (+2,9% da fine anno) con un livello di copertura del 56,9%.
Per quanto riguarda l'evoluzione della gestione, "la dinamica degli impieghi alla clientela dovrebbe risultare in leggera ripresa, per poi consolidarsi nell’anno successivo grazie a fattori economici e di politica monetaria particolarmente favorevoli".
Alessandro Vandelli, Amministratore delegato di BPER, al termine del Consiglio di Amministrazione commenta: “Sono molto soddisfatto del risultato conseguito nel corso del primo semestre dell’anno che registra un utile netto di oltre 80 milioni di Euro, sostanzialmente raddoppiato rispetto allo stesso periodo dello scorso anno e nettamente superiore agli obiettivi reddituali previsti all’inizio dell’anno.
Credo sia importante sottolineare che si stanno manifestando i primi effetti positivi dell’azione di ricomposizione del profilo di rischio del nostro portafoglio crediti: calano sensibilmente i flussi di ingresso a crediti dubbi, diminuiscono le rettifiche su crediti e si incrementa il livello delle coperture ormai prossimo al 42%, una delle percentuali più elevate tra i diretti competitors. Inoltre, registriamo una forte accelerazione nelle nuove erogazioni di credito a famiglie ed imprese, mentre particolarmente significativo è lo sviluppo del risparmio gestito.
