L'assemblea soci di Banca popolare di Milano ha bocciato a sorpresa la riforma della governance elaborata dai vertici della banca. Per 'passare' in assemblea, servivano i due terzi dei voti a favore. Non è stato raggiunto il quorum: su 2.532 votanti, i favorevoli sono stati 1.565, i contrari 967 e gli astenuti 45. Servivano 1689 voti a favore. Dopo oltre quattro ore di assise, i soci non hanno dato l'atteso via libera alle modifiche che aumentavano il ruolo assegnato agli investitori istituzionali, in particolare nel consiglio di sorveglianza, ma mantenevano il voto capitario e così l'impianto cooperativo della banca.