La presidente del Brasile Dilma Rousseff dovrà affrontare al ballottaggio del 26 ottobre il senatore socialdemocratico Aecio Neves per conquistare un secondo mandato, ma intanto l'eterogenea coalizione che sostiene il suo governo ha ottenuto alle elezioni un'ampia maggioranza al Congresso. Il gruppo di nove partiti di sinistra, centro e destra che appoggiano la rielezione della Rousseff, avrà infatti 304 deputati alla Camera contro i 139 della coalizione che sostiene il leader del Partito della socialdemocrazia brasiliana (Psdb).
Il partito dei Lavoratori (PT) della Rousseff è sceso dal 18,6%, ma rimane la prima forza del paese, con 70 deputati. Anche il suo principale alleato di governo, il centrista Movimento Democratico brasiliano (Pmdb), è in calo, con 66 deputati rispetto ai 78 di quattro anni fa, ma sarà la seconda forza della Camera.
Se Neves vincerà al ballottaggio, dovrà dunque conquistare l'appoggio di altri partiti per poter governare. In particolare, il senatore socialdemocratico dovrà cercate di ottenere il sostegno della coalizione a sostegno dell'ambientalista Marina Silva, arrivata terza al voto presidenziale di ieri ed esclusa quindi dal ballottaggio. Il Partito socialista brasiliano (Psb) della Silva ha ottenuto 33 seggi alla Camera, a cui se ne aggiungono altri 16 di tre piccole formazioni. Al Senato la coalizione pro Rousseff può contare su 53 degli 81 seggi, quella a sostegno di Neves su 29 seggi, mentre il partito della Silva ne ha sette.
