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Brexit, negoziato prosegue a oltranza

14 dicembre 2020 | 10.31
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(Afp)
(Afp)

Le trattative tra Londra e Bruxelles per l'accordo commerciale post Brexit potrebbero proseguire a oltranza fino alla fine dell'anno, dopo che l'Unione europea ha rinunciato alla scadenza che era stata fissata per domenica. La decisione è giunta dopo il colloquio tra Boris Johnson e Ursula von der Leyen, nel quale si è concordato di fare uno "sforzo extra" nella ricerca di un compromesso. Entrambe le parti hanno riferito che nel corso del weekend sono stati fatti dei progressi nelle trattative, anche se il premier britannico ha detto di ritenere ancora l'ipotesi 'no deal' la "più probabile". Per la presidente della Commissione europea la telefonata di domenica con Johnson è stata "costruttiva e utile" e Johnson ha sottolineato che non sarà Londra ad abbandonare il tavolo del negoziato.

Secondo quanto ha dichiarato ai giornalisti il capo negoziatore Ue, Michel Barnier, un nuovo patto commerciale "equilibrato" con la Gran Bretagna è "ancora possibile" ed i negoziati stanno andando avanti per tentare di risolvere le divergenze sui diritti di pesca e sulle regole di concorrenza tra imprese. "Stiamo negoziando solo da nove mesi. Ci sono voluti almeno cinque anni per tutti gli accordi precedenti. Daremo tutte le possibilità a questo accordo che è ancora possibile", ha dichiarato Barnier arrivando alla riunione con gli ambasciatori dei 27 per aggiornarli sullo stato dei negoziati.

Stando alle indiscrezioni filtrate nella serata di ieri, la Ue sarebbe disposta a fare un passo indietro su uno dei punti della trattativa ritenuti più controversi da parte britannica, vale a dire l'imposizione di dazi immediati a Londra in caso di mancato rispetto dei termini dell'accordo.

Mentre il capo negoziatore britannico David Frost e quello europeo Barnier si accingono a riprendere oggi i colloqui a Bruxelles, la Camera dei Comuni è stata messa in allerta. Ai deputati britannici è stato chiesto di tenersi pronti a riunirsi anche il 24 e il 26 dicembre, per votare un eventuale accordo.

Sul tavolo del negoziato, in vista della fine del periodo di transizione post Brexit, fissata per il 31 dicembre, rimangono da risolvere tre nodi cruciali: quello relativo ai diritti di pesca nelle acque britanniche; quello relativo al cosiddetto 'level playing field', la parità di condizioni per evitare eventuali forme di concorrenza sleale da parte britannica; e il meccanismo di gestione delle eventuali future dispute tra Londra e Bruxelles per il mancato rispetto dei termini dell'accordo.

LA REGINA - Le incertezze sull'esito del negoziato hanno costretto la regina Elisabetta a rinviare la registrazione del tradizionale messaggio televisivo di Natale. "Normalmente", ha riferito una fonte di Buckingham Palace al Sun, la sovrana registra il messaggio "all'inizio di dicembre, e certamente entro la metà del mese, ma questa volta è più in ritardo del solito. Si pensa che possa avvenire mercoledì o giovedì". La ragione è data proprio dall'incertezza che avvolge i futuri rapporti tra Regno Unito e Unione europea e, di conseguenza, gli stessi contenuti del messaggio della sovrana alla nazione. "Il Paese potrebbe essere molto diverso con una possibile uscita dalla Ue senza un accordo", ha riferito la fonte al tabloid britannico. Buckingham Palace non ha smentito la notizia, né ha voluto rilasciare commenti.

La 94enne Elisabetta si è già rivolta alla nazione in tre occasioni quest'anno, per commentare l'emergenza coronavirus e il 75esimo anniversario della vittoria sulla Germania nazista nella Seconda Guerra Mondiale. Oltre al futuro del Regno Unito fuori dalla Ue (con o senza un accordo), si prevede che il messaggio della regina si concentrerà sulle sofferenze imposte al Paese dalla pandemia di Covid-19.

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