L'attentato del 19 maggio 2012 alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi, secondo l'accusa della Procura di Lecce, tesi accolta nella sentenza di primo grado, fu un atto terroristico, commesso per seminare il panico nella comunità
Il sostituto procuratore generale di Lecce, Antonio Maruccia, ha chiesto alla Corte d'assise d'appello di Lecce la conferma della condanna all'ergastolo, decisa dalla Corte d'assise di Brindisi il 18 giugno dello scorso anno, per l'imprenditore di 71 anni, di Copertino, Giovanni Vantaggiato, il responsabile reo confesso dell'attentato esplosivo ai danni della scuola 'Morvillo-Falcone' di Brindisi del 19 maggio del 2012 in cui perse la vita la studentessa 16enne Melissa Bassi.
Secondo l'accusa, Vantaggiato "voleva seminare il terrore, per protestare contro la giustizia, voleva intimidire la comunita', infangando quelli che per noi sono eroi, Francesca Morvillo e Giovanni Falcone, che meglio rappresentano l'ideale di giustizia e lo fece anche nell'approssimarsi della strage di Capaci".
L'attentato del 19 maggio 2012 alla scuola Morvillo-Falcone di Brindisi, secondo l'accusa della Procura di Lecce, tesi accolta nella sentenza di primo grado, fu un atto terroristico, commesso per seminare il panico nella comunita'. Entro stasera, dopo le arringhe dei difensori, ci dovrebbe essere la sentenza.
