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Calcio: Brocchi, con Samp non stravolgerò Milan, non sono pazzo

16 aprile 2016 | 12.34
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Cristian Brocchi, allenatore del Milan  - FOTOGRAMMA
Cristian Brocchi, allenatore del Milan - FOTOGRAMMA

"Subito identificabile il mio Milan? Si parlerà solo ed esclusivamente di questo e se io pensassi che domani il Milan dovesse scendere in campo giocando al 100% il gioco che ho in mente, sarei presuntuoso, non esistono maghi che nel giro di pochi giorni possono stravolgere i pensieri di una squadra che ha lavorato con altri allenatori e altre modalità. Il mio obbiettivo è quello di vedere un 5% di avvicinamento a quelle che sono state le mie richieste durante la settimana". Il tecnico del Milan, Cristian Brocchi, è consapevole che la squadra non potrà essere stravolta in pochi giorni, ma vuole vedere applicate almeno le cose più semplici su cui si è lavorato nella sfida di domani contro la Sampdoria di Vincenzo Montella.

"Significherebbe avere la consapevolezza di avere iniziato un percorso, parlo dal punto di vista di atteggiamento, mi aspetto che le cose più semplici vengano fatte. Ho notato grande voglia e spero che tutti mi diano dei segnali che si stanno giocando qualcosa di importante. Il pensiero non deve essere quello dell'Io ma quello del Noi -ha sottolineato Brocchi-. Finché ci sarò io la prima cosa è pensare al Milan, voglio un gruppo che utilizzi il tempo per dimostrare che indossare la maglia del Milan è importante e che riporti il Milan dove merita".

Il tecnico non si sbilancia sulla formazione: "In questi giorni ho fatto diverse prove, io ho bisogno di conoscere al meglio i giocatori. Avete scritto diverse formazioni in questi giorni. Io sono molto chiaro: nell'idea iniziale c'è una formazione titolare, ma chi non è titolare deve farmi cambiare idee e darmi delle certezze in più nel caso in cui decidessi di metterli in campo. Sto conoscendo la squadra. La mia decisione finale dipenderà da diversi fattori. Non ho nessuna intenzione di stravolgere niente, non sono pazzo. I giocatori hanno delle certezze, ma non devono essere sicuri di nulla. Per me è più importante il gruppo piuttosto che il singolo giocatore".

Il tecnico conosce bene l'avversario. "La Samp? Conosco il nostro avversario, ne parlerò in ritiro a Genova con i ragazzi. Ci siamo allenati anche tenendo conto di quello che ha fatto la Samp nelle scorse partite".

Brocchi ha lavorato anche sull'aspetto mentale: "Come allenatore ho puntato sempre sull'aspetto mentale, per me è importante perché anche i giocatori più evoluti devono essere forti mentalmente . Spesso di dice che a questo Milan manca la personalità, tutti abbiamo una personalità. Personalità e conoscenza devono andare avanti insieme". Ma fondamentale per Brocchi è il gruppo: "Parlare con degli uomini rispetto a ragazzi può sembrare più difficile, ma io sono convinto che anche quelli che hanno più esperienza hanno bisogno di parlare. Ho parlato con tutti i giocatori. Il mio lavoro non sarà semplice, ma sarà molto bello ed entusiasmante", ha proseguito l'ex tecnico della Primavera rossonera.

"E' normale che all'inizio qualcuno avesse un po' di tristezza per l'addio di Mihajlvoic, in molti erano legati a lui. Pure io ero legato a lui, ho avuto un rapporto splendido con lui. Non sono entrato per cancellare quello che ha fatto Sinisa, ho grande rispetto per questa situazione. Ho trovato ragazzi molto vogliosi e curiosi del mio lavoro. Questo è molto importante".

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