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Brocchi: "Primi giorni al Milan entusiasmanti, ho poco tempo ma deve bastare"

20 aprile 2016 | 16.24
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Cristian Brocchi (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Cristian Brocchi (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

"Una parola per giudicare i primi giorni di Brocchi al Milan? Entusiasmanti. Lo pensavo prima e anche dopo 10 giorni lo penso". Il tecnico del Milan, Cristian Brocchi, dopo pochi giorni alla guida della squadra rossonera, li definisce entusiasmanti ma non sente la pressione. "Devo essere sincero e non sono presuntuoso. Non sento ansia o paura, sono sereno e ho la voglia di aiutare un gruppo di ragazzi che dal punto di vista morale a tirare fuori qualcosa che non ha ancora tirato fuori a pieno. Ho il dovere morale anche di cercare di fare un gioco che è all'altezza della storia del Milan. Ho poco tempo, ma come ho già detto, deve bastare. I giocatori devono avere più autostima e credere di più in quello che fanno".

"Cosa chiedo? E' molto importante consolidare quel 5% che avevo chiesto e che durante la partita è stato di più, e cercare di raddoppiarlo e arrivare ad un 10%. Ogni piccolo passo che viene fatto in avanti resta dentro. In questi giorni qua logicamente c'è stato poco campo. La squadra ieri era logicamente un po' stanca ed era il giorno peggiore dal punto di vista fisico e del recupero. Non abbiamo potuto fare molto, ma ho spiegato dei concetti che poi sono stati proposti in allenamento. Loro l'hanno fatto e la speranza è quello di poterli trovare più riposati oggi", ha aggiunto l'allenatore rossonero alla vigilia della gara con il Carpi.

Per Brocchi quello di domani è il secondo esame dopo la Sampdoria. "Il primo esame è sicuramente mentale perché il Milan nel suo dna deve avere coraggio. La squadra deve affrontare la partita di domani con la consapevolezza che deve essere protagonista assoluta. Non deve cercare strade diverse e avere alibi. L'unico pensiero è che deve essere una battaglia e che sarebbe difficile se l'affrontassero con l'atteggiamento sbagliato".

Il tecnico è contento di questi primi giorni. "Se ha visto segnali positivi? Sono molto contento dell'atteggiamento dei ragazzi. Li ho visti motivati e vogliosi e questa cosa mi fa stare tranquillo, però in campo ci vanno loro e non io. Devono affrontare la partita con la mentalità vincente. Tendo a dare pochi obiettivi, ma chiari. Domani gli chiederò due altri obiettivi e vi dirò dopo la partita se sono stati rispettati. Con la Sampdoria sono stati rispettati". Non mancano parole di stima per Mario Balotelli: "Con Mario, come con altri, ho cercato di parlargli, di conoscerlo ma anche di farmi conoscere. Devo trovare il modo di esaltare le loro qualità in funzione del bene della squadra. Mario è un ragazzo diverso rispetto a quello che ha fatto arrivare all'esterno. E' un ragazzo che quando ti guarda negli occhi dimostra di avere qualcosa di vero e di profondo. Lo sguardo dice molto, lui mi guarda negli occhi e io sono felice perché percepisco cose positive".

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