cerca CERCA
Venerdì 26 Aprile 2024
Aggiornato: 23:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Calcio: Buffon, alla Juve manca Ronaldo o Messi per vincere Champions

11 dicembre 2014 | 11.53
LETTURA: 4 minuti

Il portiere bianconero non si sente una leggenda: "Non mi piacciono perché hanno poco di umano. Io sono un atleta con anima e cuore, un calciatore che ha segnato una parte della storia del calcio italiano, europeo e mondiale e che vuole ancora scrivere pagine importanti".

Gianluigi Buffon (Infophoto) - INFOPHOTO
Gianluigi Buffon (Infophoto) - INFOPHOTO

"Alla Juventus manca quello che manca a tutte le squadre che non hanno vinto la Champions League ultimamente, che sono Cristiano Ronaldo o Lionel Messi. Quando si ha la sicurezza di avere due giocatori così sai che le cose partono bene e si comincia subito da 1-0 ed è un buon vantaggio". Lo dice il portiere bianconero, Gigi Buffon, in una lunga intervista con la rivista spagnola 'As', nella quale torna anche sul suo fresco rinnovo fino al 2017 con la 'vecchia signora': "Non penso che la Juventus fosse in debito con me, se mi hanno prolungato il contratto è perché sul campo ho dimostrato di meritarlo".

Il numero uno bianconero ripercorre la lunga carriera che lo ha visto tra i pali in ben 875 match ufficiali, sottolineando comunque di non sentirsi una leggenda: "Le leggende non mi piacciono perché hanno poco di umano. Io sono un atleta con anima e cuore, quanto sia bravo devono dirlo gli altri ma mi considero un calciatore che ha segnato una parte della storia del calcio italiano, europeo e mondiale e che vuole ancora scrivere pagine importanti. Però non sono un mito perché si diventa miti dopo la morte e per quella spero manchi ancora molto tempo".

"La mia carriera è stato un percorso molto buono, dagli inizi con il Parma a oggi sono cambiato molto -sottolinea Buffon-. In Emilia ero un ragazzino con tutti i difetti e le virtù tipiche dell'età, ora sono una persona adulta molto più matura e riflessiva e che spera di non commettere più certi errori".

Il capitano della Juventus non ha rimpianti per non aver vinto il pallone d'oro nel 2006, quando arrivò secondo dietro Fabio Cannavaro, l'anno in cui gli azzurri diventarono campioni del mondo: "Non mi piacciono quelli che dicono 'avrei potuto, non avrei potuto'. Non l'ho vinto e basta, non c'è altro da dire. Quello che ho fatto e quello che sono lo può vedere chiunque e basta per giudicare. Tra l'altro non capisco bene in base a cosa venga assegnato: al più forte o a chi ha vinto di più. Se andasse al giocatore più forte sarebbe una sfida fra Ronaldo e Messi per i prossimi 10 anni". Buffon parla poi del suo collega del Real Madrid, Iker Casillas, messo in discussione l'anno scorso dalla concorrenza di Diego Lopez, ora portiere del Milan. "Ha vissuto una situazione anomala, ma può aiutare a riscoprire la rabbia, la voglia di provare che non sei finito. Perché dopo tanti anni di carriera c'è anche il rischio di rilassarsi e non essere più apprezzato nello stesso modo. Quando questo accade si deve reagire con veemenza. Per fortuna io non ho mai vissuto una situazione del genere. L'unico momento in cui qualcuno ha pensato che fossi in fase calante fu dopo l'infortunio alla spalla ma si vede che chi ha scritto la mia storia, l'ha scritta in maniera diversa". Infine Buffon applaude l'allenatore del Real Madrid, Carlo Ancelotti e torna sul suo possibile approdo ai 'blancos' nella stagione 2004: "Ancelotti ha la conoscenza tattica e l'umanità nei rapporti per formare grandi squadre come il Real. É l'allenatore ideale per un club prestigioso come quello. Io al Real? In realtà non c'è mai stato un interesse concreto neanche nel 2004. Anche perché il Real non aveva bisogno di me, ha sempre avuto un ottimo portiere".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza