Il portiere bianconero si gode un'annata speciale: "Tutti aspettano il tracollo e questo mi stimola ancora di più. Alcune cose che sto facendo ora magari 10 anni fa non l'avrei fatte"
"Noi vogliamo continuare a stupire". Gigi Buffon e la Juventus non sono sazi. I campioni d'Italia non hanno nessuna intenzione di alzare il piede dall'acceleratore dopo la nettissima vittoria per 6-1 contro il Verona negli ottavi di finale di Coppa Italia.
"E' stata una prova convincente, a dimostrazione del fatto che siamo una rosa competitiva, molto amalgamata e con singoli che hanno delle qualità eccelse. In mezzo a tutto questo ha fatto piacere rivedere un Pepe frizzante e la gente allo Juventus Stadium, la cui partecipazione ad una partita di Coppa Italia è stata davvero importante", dice Buffon in un'intervista a JTV. "Tutto questo non può che far bene a noi come squadra e a tutto l'ambiente Juve: cementa ancora di più questo momento di grande gioia che viviamo noi come squadra e i tifosi", aggiunge il capitano.
Donenica, alo Stadium, torna il Verona per il 19° turno di campionato. "Sarà una gara diversa, con una squadra che magari non ci affronterà a viso aperto come ha fatto in Coppa e avrà il dente avvelenato perché perdere in maniera così netta è qualcosa che non fa piacere a nessuno. Vedendo i connotati caratteriali del loro allenatore, troveranno energie e rabbia a dismisura per cercare di vendicare questa sconfitta", dice proiettandosi alla prossima sfida con gli scaligeri.
I prossimi due turni saranno importanti: in arrivo le squadre veronesi, quindi tocca all'Udinese al Friuli e, infine, al Milan. "Lo saranno soprattutto per noi: quando sei davanti, infatti, hai la fortuna e l'onere di sapere che tutto dipende da te. Quando ci sono gare da vincere non bisogna tentennare ma dare la dimostrazione - soprattutto a noi stessi - di essere una squadra matura, che sa quando accelerare e rifiatare durante la stagione", evidenzia.
"Se avessimo vinto la Supercoppa sarebbe stata una metà stagione eccezionale e sopra ogni più rosea aspettativa. Al di là di quella sconfitta, le indicazioni che ha dato la Juve sono quelle di una squadra in chiara evoluzione e che in tanti giocatori sta trovando maturità e cerca la consacrazione a livello europeo", dice soffermandosi sulla prima fase dell'annata.
"L'obiettivo è sicuramente quello: fare più strada possibile in Champions e confermarsi in Italia con campionato e Coppa Italia. E' un trofeo che manca da troppo tempo, e quando è possibile come in questi anni è possibile provare a vincere", aggiunge.
Buffon è stato protagonista indiscusso con una serie di parate di altissimo livello. "Se dovessi sceglierne due, una delle più belle è sicuramente quella contro la Sampdoria in casa (su tiro di Gabbiadini, ndr). Una importante l'ho fatta con l'Atletico Madrid in casa, visto che era la gara decisiva. Seppure non mi piaccia celebrarmi, sono veramente soddisfatto di quanto stiamo e sto facendo", ribadisce.
"Tutti da parecchio tempo, anche in maniera corretta, aspettano il tracollo, e la cosa che mi stimola da morire è continuare a rilanciare sempre, e dimostrare che alcune cose che sto facendo ora magari 10 anni fa non l'avrei fatte. Il vero stimolo è questo: continuare a stupire assieme e grazie alla mia squadra".
