Associazione nazionale delle società emettitrici dei buoni pasto
"La norma sull'innalzamento a 7 euro del valore esentasse per i buoni pasto elettronici approvata in legge di stabilità 2015 e operativa dal 1° luglio è una soluzione di modernità che lavoratori, imprese e operatori del settore aspettavano da tempo". Lo dichiara a Labitalia Emmanuele Massagli, da pochi giorni alla guida di Anseb, l'associazione nazionale delle società emettitrici dei buoni pasto.
"Era infatti assolutamente inadeguata la soglia previgente, mai aggiornata nonostante l'erosione del potere di acquisto e la crescita dei prezzi. Concretamente, dal 1° luglio i lavoratori che non godono del servizio di mensa avranno a disposizione quasi due euro in più da spendere per il pasto", ricorda Massagli.
"Si tratta di valori che non rientrano nel reddito da lavoro e che perciò non sono tassati. L'auspicio è che si diffonda sempre di più, anche nelle pubbliche amministrazioni, il buono pasto in formato elettronico (quello cartaceo è ancora legato alla vecchia soglia) e che sempre di più il Legislatore introduca nel nostro ordinamento tecniche innovative per la gestione del rapporto di lavoro, anche guardando alle principali esperienze europee", conclude Massagli.