Il giovane cantautore siciliano, scoperto da Franco Battiato ed entrato nella scuderia di Caterina Caselli, racconta le sue emozioni all'indomani del trionfo all'Ariston che lo ha visto vincitore non solo nella gara ufficiale delle Nuove Proposte, ma anche del Premio della Critica e di quello della sala stampa Radio Tv (GUARDA LA VIDEOINTERVISTA). di Ilaria Floris
"Credo e spero che possa aver vinto l'autenticità. Secondo me le persone hanno bisogno di verità, di percepire una consapevolezza, non sentirsi presi in giro: credo possa essere questo il senso di questa bellissima vittoria". Così Giovanni Caccamo commenta la sua vittoria nelle Nuove Proposte con 'Ritornerò da te', rivelando di aver ricevuto immediatamente una telefonata dal suo mentore Franco Battiato subito dopo la vittoria. (GUARDA LA VIDEOINTERVISTA)
"Il più grande regalo che mi ha fatto Battiato è dirmi che un artista deve riuscire a ritagliarsi uno spazio per se stesso e mantenersi ancorato alla realtà - dice Caccamo, rivelando una maturità fuori dal comune - quel 'filo di seta degli abissi' che ti permette di continuare a scrivere. Questo è quello che mi auguro di riuscire sempre a fare". Raccontando come ha vissuto le sfide con i colleghi sul palco, il vincitore rivela che "con Nigiotti era una sfida più difficile", per la similitudine del progetto, rispetto ai Kutso, con i quali era "molto più sereno perché erano due progetti molto diversi, e lì è una questione di gusti".
Circa il sound del pezzo con cui ha trionfato, non solo nella gara ma anche per la critica e la sala stampa, il vincitore delle Nuove Proposte spiega che ne esistono due versioni: "A Sanremo, il mio desiderio era quello di esaltare l'orchestra, ma l'arrangiamento del pezzo originale si spostava leggermente da quest'ottica -racconta- Alla fine, abbiamo deciso di mantenere entrambe le composizioni, quella sanremese e quella più 'elettropop' della tracklist del disco".
Caccamo è a Sanremo nella doppia veste di cantante e autore, avendo scritto insieme ad Alessandra Flora la musica del pezzo di Malika. Scrivere per gli altri "mi stimola, l'incontro con altri artisti e autori ti da quotidianamente linfa - dice Caccamo - Non è semplice trovare continuamente qualcosa da dire, possono passare anche mesi, l'unico antidoto per vibrare ancora è incontrare altri artisti che magari in quel momento si trovano in uno stato di fermento. E' quello che ho cercato di fare con Malika".
Orgogliosa della scommessa è Caterina Caselli, che ha avuto l'intuizione di prendere il giovane artista siciliano nella sua scuderia. "Si cerca di trovare sempre quell'unicità - dice la Caselli - che in questo caso emerge prepotentemente". La Caselli fa poi intuire di avere per Caccamo progetti che travalicano il mercato italiano: "La nostra aspirazione è quella di cercare di creare progetti che possano andare oltre il mercato italiano. Siamo un gruppo indipendente, e abbiamo bisogno di esserci in un mercato più generoso e più ampio", sottolinea.