Era stata arrestata a giugno mentre cercava di assistere a partita dell'Italia a Teheran
Una corte di appello di Teheran ha assolto dalle accuse Ghoncheh Ghavami, la giovane irano-britannica arrestata a giugno a Teheran mentre cercava di entrare allo stadio per assistere alla partita maschile di volley Iran-Italia. Lo ha annunciato il fratello della ragazza al quotidiano 'The Guardian'.
"E' libera. La corte di appello ha annullato i sette mesi di carcere che le rimanevano da scontare secondo la sentenza e non dovrà tornare in prigione. Siamo estremamente felici per questo epilogo", ha dichiarato Iman Ghavami. La ragazza, secondo i suoi familiari, è ancora soggetta al divieto di espatrio.
Ghoncheh era stata arrestata il 20 giugno mentre cercava di assistere alla partita di World League con un gruppo di attiviste per i diritti delle donne. Nella Repubblica islamica, infatti, vige una legge che vieta alle donne di assistere ai match in cui in campo ci sono uomini.
Interrogata per quattro ore e poi rilasciata, la giovane era stata di nuovo arrestata alcuni giorni dopo quando si era recata alla stazione di polizia per riprendere gli effetti personali e gli agenti avevano scoperto la sua doppia nazionalità.
Il 2 novembre un tribunale di Teheran l'aveva condannata a un anno di carcere con l'accusa di propaganda antigovernativa. Pochi giorni dopo la 26enne, laureata alla Soas di Londra, veniva rilasciata, dopo aver trascorso cinque mesi in prigione, dietro il pagamento di una cauzione di circa 30mila euro.
Per la liberazione di Ghoncheh, che in carcere aveva fatto uno sciopero della fame di protesta contro il suo arresto, centinaia di migliaia di persone avevano firmato una petizione. La vicenda era stata denunciata da Amnesty International.