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Cagliari, rapine in villa: no allarmismi ma Polizia invita a installare videosorveglianza

12 maggio 2014 | 19.26
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Cagliari, rapine in villa: no allarmismi ma Polizia invita a installare videosorveglianza

''Non siamo in Brianza o nel Nord est del Paese, comunque sia una telecamera con registrazione in remoto è sempre utile sia come deterrente che come aiuto alle forze di polizia''. E' il capo della Mobile di Cagliari, il dirigente della polizia Leo Testa, rispondendo a piu' petizioni provenienti da imprenditori o proprietari terrieri che vivono in provincia, in luoghi distanti dai centri abitati o periferici che invita chi abita in campagna o in zone periferiche dei paesi della Provincia di Cagliari a tenere alta l'attenzione sulla propria sicurezza personale e della propria famiglia dopo la rapina in casa di un piccolo impresario edile di Sestu nell'hinterland di Cagliari. Osvaldo Corda, 55enne, infatti la notte tra sabato e domenica scorsa e' stato preso in ostaggio insieme a moglie e figlia da tre banditi che lo attendevano al suo rientro verso mezzanotte nella sua abitazione di campagna, appena fuori dal paese che lo hanno rapinato di preziosi, denaro e armi che deteneva, legalmente, in casa.

Testa, stemperando facili allarmismi, invita comunque tutti coloro che, per motivi patrimoniali o professionali, hanno disponibilita' di denaro o preziosi,e di armi in casa, a munirsi di impianti di sorveglianza con ''la ripresa e la registrazione in remoto e non in locale'', chiedendo, dove possibile, l'allaccio dei sistema di allarme alle Forze dell'Ordine o appoggiandosi a Istituti di Vigilanza autorizzati a tale tipo di sorveglianza.

"Troppe volte - spiega Testa -, negli ultimi anni, e' capitato che siamo intervenuti su rapine, con le vittime solo aggredite o addirittura ferite, abbiamo poi accertato che il sistema di sorveglianza era disattivato, non registrava o in alcuni casi era stato asportato dai malviventi, nella fuga. Per questo ritengo sia importante, per ogni cittadino che ne abbia la necessita' e voglia tutelarsi - prosegue Testa -, adottare ogni utile sistema di difesa passiva ma con intelligenza e pensando che un investimento, preventivo, in supporti tecnici validi puo' innanzitutto servire da deterrente e in secondo luogo in caso di commissione di reato aiutare la Polizia nelle indagini''. Accorgimenti che in città possono essere presi da parte di negozianti a rischio, anche con le Associazioni di categoria.

Un'altra raccomandazione che il poliziotto tiene a dare ai soggetti a rischio, di imprenditori e gestori di attività commerciali che versano periodicamente gli incassi è quella del denaro contante: ''E' necessario evitare di portare con se denaro contante. Anche nelle operazioni di routine come il pagamento di una bolletta alla posta, al bar, al distributore di carburante o al supermercato, i soggetti a rischio devono sempre far credere di non avere con se contanti. Sempre meglio far vedere che si paga con una carta di credito e portare con se pochi spiccioli''. Un piccolo accorgimento che pone dei dubbi a chi può avere intenzioni malsane. Consiglio che vale anche per le pubbliche amministrazioni, i Comuni e le scuole. Spesso una telecamera aiuta la polizia a risolvere un caso che altrimenti lascerebbe i banditi impuniti.

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