cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 17:32
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Caio: "Disallineamento domanda-offerta, accelerare infrastrutture"

12 marzo 2019 | 15.49
LETTURA: 6 minuti

Foto Adnkronos
Foto Adnkronos

Nel mondo "c'è un disallineamento fra una crescente domanda di energia e qualche rallentamento degli ultimi anni negli investimenti. Penso che le infrastrutture vanno un po' accelerate per poter soddisfare questa domanda, sicuramente nel Mediterraneo, ma un po' dapertutto nel mondo". Così il presidente di Saipem, Francesco Caio nel corso di un'intervista all'Adnkronos. "Nei prossimi anni - sottolinea- dal nostro punto di osservazione vediamo il riattivarsi di investimenti per colmare questo gap fra domanda crescente di energia e infrastrutture che devono sostenere questa domanda".

Sulle ricadute economiche negative per l'Italia, legate alle ultime decisioni del governo, che prevedono di sospendere tutte le attività di prospezione, ricerca e coltivazioni di idrocarburi, il presidente di Saipem non si sbilancia seppur evidenzi la necessità di favorire un bilanciamento energetico per favorire lo sviluppo e la crescita.

Le trivelle, rileva Caio, "vanno gestite con attenzione. Da parte del settore e di Saipem c'è la massima attenzione ambientale perché si possano fare queste iniziative e portare questi benefici a tutti, industria, cittadini e comunità nel rispetto dell'ambiente. L'augurio - sottolinea il presidente di Saipem - è che si possa superare questa fase in modo che anche in Italia si possa continuare a lavorare per un bilanciamento energetico a favore dello sviluppo e della crescita ovviamente con grande attenzione all'ambiente".

Per Saipem, intanto, c'è soddisfazione per la decisione del governo di proseguire con i lavori del gasdotto Tap che porterà il gas azero in Italia. "Noi - osserva Caio - siamo tra i partner tecnologici del consorzio Tap. Abbiamo nell'ambito di questo progetto da anni lavorato a partire dai giacimenti di origine di quel gas in Azerbaigian. Siamo fiduciosi anche alla luce delle recenti decisioni del governo che il progetto possa andare avanti secondo quanto ci viene indicato. E' una necessità e un'opportunità per riadeguare il bilanciamento tra infrastrutture e domanda di energia". (VIDEO)

Il settore energetico, aggiunge Caio, "è un settore interessante anche per le relazioni tra economia e geopolitica". Attualmente, osserva, "siamo in una fase di grande fluidità di questo contesto dove penso e mi auguro pragmatismo delle esigenze delle popolazioni, degli sviluppi vengano in qualche modo bilanciato con gli investimenti che vanno nella direzione di una maggiore sicurezza degli approvvigionamenti energetici e di una convivenza armonica intorno al mediterraneo, di chi c'è e chi lo usa".

E nelle relazioni tra Europa e paesi del Mediterraneo, anche dopo il fermento che si riscontra in alcune parti del mondo arabo, il presidente di Saipem si dice "aziendalmente ottimista sulle prospettive" : "Saipem ha avuto una storia fatta di forte relazioni, di rispetto dell'ambiente e delle comunità in cui lavora anche attraverso l'uso delle nuove tecnologie e per il contributo allo sviluppo. Al di la delle inevitabili curve strette che ogni nazione potrà o dovrà affrontare penso che ci siano nel medio lungo termine prospettive positive di sviluppo".

L'Egitto e lo sviluppo di Zohr, il più grande giacimento di gas nel Mediterraneo, è per Saipem centrale e motivo di grandi soddisfazioni. "Lavorando con il cliente Eni - sottolinea Caio- Saipem è riuscita ad accorciare di molto i tempi di trasferimenti, dalla scoperta allo sfruttamento del giacimento. Questo 'Time to market', questa velocità, questa efficienza di fare progetti di qualità e in grandissima sicurezza per le persone che ci lavorano è sicuramente stato notato da molti ed è per Saipem un motivo di orgoglio e di consapevolezza che anche altri progetti come questo possono essere messi in cantiere".






"La vera sfida è nella capacità di ripensare in nostri sistemi industriali, commerciali, di relazioni e di progettazione alla luce di quello che le tecnologie ci mettono a disposizione. Non c'è dubbio che il 5G rappresenti un passo importante verso un ulteriore diffusione di queste tecnologie anche negli impianti industriali. E' un punto di partenza. la vera sfida è come noi - imprese, comunità, istituzioni e governo - integriamo queste tecnologie". "Per molti anni - ricorda Caio - ho lavorato in diversi ruoli sul versante dell'offerta tecnologica. Di recente con Poste, Avio e Saipem sono dalla parte di chi queste tecnologie le utilizza. Io penso che la vera sfida sia da questa ultima parte". Il 5G, sottolinea ancora il presidente di Saipem, "è un opportunità molto importante. C'è da augurarsi che l'Europa nel complesso la sappia cogliere. Abbiamo da un parte dei giganti come Usa e Cina. Possiamo esprimere una potenzialità di sviluppo ma dovremo essere in grado di studiare di nuovo le cose che abbiamo fatto per anni come farle in un modo nuovo. Non è facile ma è una grande opportunità", rileva Caio.

E l'Italia in questa trasformazione tecnologica può recitare un ruolo centrale. "Ovviamente - spiega Caio - l'Italia per la sua posizione geografica e per le sue competenze specifiche può giocare un ruolo di grande rilievo ma in un complesso di politiche di sviluppo armoniche europee a livello di tecnologie, di infrastrutture. Non dimentichiamo anche l'aspetto alla regolamentazione". I dati, infatti "sono veramente la benzina della nuova economia", osserva Caio evidenziando anche il tema legato alla privacy. "L'America - spiega- è andata molto sul mercato, la Cina è stata più centralista e centralizzata. L'Europa è l'unica che ha scritto un insieme di regole che può funzionare per l'economia di mercato e per le istituzioni. Questa è la dimostrazione di come l'Europa possa giocare un ruolo: quello che ha fatto nei dati può farlo nelle infrastrutture. Abbiamo una grande potenzialità di sviluppare business, attività di sviluppo con partner con la Cina. Faremo bene a farlo in un contesto ben delineato europeo e nell'Europa capire bene che cosa l'Italia potrà fare".

I risultati conseguiti da Saipem nel 2018 "sono sicuramente risultati positivi". Il Cda ha espresso "grande soddisfazione nei confronti del management a partire dall'amministratore delegato Stefano Cao che ha fatto un grande lavoro nel proseguire l'opera di ristrutturazione e di rilancio avviato da qualche anno". Quelli registrati da Saipem, che in particolare hanno visto scendere l'indebitamento finanziario netto, aumentare il portafoglio ordini a 8,75 miliardi di euro e gli investimenti tecnici a 485 mln, sottolinea Caio, "sono risultati che il mercato vede come allineati alle prospettive di sviluppo e di crescita di Saipem e quindi da una parte c'è una grande soddisfazione e dall'altra la consapevolezza che fanno parte di un percorso in cui l'azienda è impegnata". E Saipem guarda al 2019 con ottimismo. "Il contesto dell'industria - rileva Caio- vede la ripartenza degli investimenti sui grandi progetti in cui Saipem da sempre è stata attiva esprimendo anche posizioni di leadership. Probabilmente - osserva il presidente - il 2019 sarà un po' un anno di transizione dove iniziamo a vedere, come lo dimostrano gli ordini presi dall'azienda negli ultimi mesi, un riaprirsi di queste partite di grandi investimenti. Nel 2020 e nel 2021 vedremo un po' più pienamente questi risultati". Il management, rileva ancora il presidente di Saipem, "ha dato una guidance al mercato che sembra apprezzare e siamo impegnati per realizzarla". Saipem, infatti, per il 2019 prevede un aumento dei ricavi a circa 9 miliardi di euro e un ebitda adjusted superiore al 10%.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza