La sfida del cambiamento di Poste italiane riguarda anche il nuovo look degli addetti al recapito, attraverso il coinvolgimento degli stessi portalettere. "E' un'iniziativa che ha l'obiettivo di dotare le nostre colleghe e i nostri colleghi portalettere di una nuova divisa ma lo abbiamo voluto fare con il coinvolgimento di chi queste tute dovrà usarle e di studenti che si preparano a essere protagonisti del sistema della moda e del design che abbiamo ritenuto di dover coinvolgere per un esercizio di utilità pubblica". E' quanto ha dichiarato l'amministratore delegato di Poste Italiane Francesco Caio, a margine della premiazione del contest vincitore, lanciato dall'azienda, a cui hanno partecipato i migliori giovani stilisti e designer italiani, per ideare le nuove divise dei portalettere.
"Ci rivolgiamo ai giovani per la creatività e ci rivolgiamo a tutti per offrire un servizio adeguato alle loro esigenze, - spiega Caio - che siano i meno giovani, per chi è arrivato in Italia per cercare un nuovo lavoro, e per i clienti più giovani. Siamo molto orientati ad ascoltare cosa serve a loro e come servirli al meglio. Parte di questo servizio è il recapito del portalettere, l'iniziativa di oggi è il segno dell'attenzione che diamo ai nostri colleghi per farli partecipare al disegno delle nuove Poste".
Per le nuove divise inizierà comunque una fase di sperimentazione. "Oggi premiamo un design, un'idea, un progetto e nei prossimi anni si avvierà un ciclo per il rinnovo delle divise, a valle del test che faremo nei prossimi mesi - precisa l'ad di Poste che sulla sorte delle vecchie divise dice che si sta "facendo una riflessione su come poterle riciclare per usi diversi, come segno dell'attenzione di Poste italiane all'impatto ambientale dell'innovazione".
